Consiglio d’Europa: respinta la bozza pro-adozione ai gay

gayAl Consiglio d’Europa è stata rinviata in Commissione la bozza che vorrebbe aprire la strada alle adozioni per le coppie gay e prefigura reati di opinione per chi esprime giudizi in tema. Ne dà notizia oggi il quotidiano Avvenire.

Il documento, in nome della lotta alla discriminazione contro l’orientamento sessuale e il cosiddetto gender, opera una forte azione di lobbying giuridica, politica e culturale per aprire la strada nel vecchio Continente al matrimonio gay e alla possibilità di adozione per le coppie omosessuali, prefigurando anche una sorta di reato di opinione per chi osi esprimere valutazioni etiche o religiose in merito.

Registro con soddisfazione – osserva il Presidente del PPE Luca Volontè – che su una risoluzione che tratta una materia così controversa sia stato lo stesso relatore a chiedere il ritorno del testo in Commissione, dove si potranno approfondire alcuni aspetti che si prestano ad interpretazioni pericolose per la sovranità dei Paesi membri, per la libertà di espressione, la libertà di professare la propria religione”.

Sul tema dell’apertura delle adozioni alle coppie gay AiBi si era già espressa con il libro “Voglio una mamma e un papà.La pubblicazione rilegge il tema dell’adozione rovesciando la prospettiva comune e partendo dal punto di vista del bambino, il quale – e non va mai dimenticato – ha già subito il trauma dell’abbandono. Essere genitori non è un diritto, né degli eterosessuali né degli omosessuali. Essere figlio, invece, è un diritto di ogni essere umano.