Corea del Sud: le adozioni nazionali superano quelle internazionali

Nel corso degli anni la Corea del Sud ha acquisito la reputazione di essere un paese “esportatore di orfani”, migliaia di bambini abbandonati sono stati adottati da stranieri, soprattutto americani ed europei.

Nel tentativo di migliorare la propria immagine offuscata all’estero il governo coreano ha incoraggiato le adozioni nazionali, fornendo ai genitori adottivi, aiuti finanziari ed altri incentivi. Dal 2007, il numero di adozioni nazionali ha superato quello delle adozioni all’estero – questo perchè il governo ha introdotto norme più severe per le adozioni internazionali.

Gli esperti dicono che il paese ha ancora molta strada da fare, fino a quando tutti i suoi bambini abbandonati non troveranno una nuova famiglia e riceveranno un’adeguata assistenza all’infanzia.

Secondo il Korea Central Adoption Resources (KCAR), centro di ricerche affiliato al Ministero della Salute e del Welfare, il numero di orfani adottati tramite adozioni nazionali nel 2007 sono stati 1.388, per la prima volta superiore al numero delle adozioni internazionali (1.264). Nel 2009 sono stati adottati da genitori coreani 1.314 bambini, rispetto ai 1.125 accolti da coppie straniere.

Questi numeri riflettono i dati delle adozioni nazionali ed internazionali realizzate da 22 agenzie autorizzate dallo stato coreano. In realtà, ogni anno, altre centinaia di bambini sono adottati a seguito di offerte fatte dai genitori naturali a quelli adottivi nell’ambito del diritto civile.

“Sembrava quasi impossibile in passato vedere più bambini coreani adottati in Corea che all’estero. Ma nel 2007, il numero di adozioni nazionali ha superato quello delle adozioni all’estero per la prima volta nella storia del Paese. Se l’attuale tendenza continuerà, le adozioni locali supereranno quelle realizzate da stranieri con un margine più ampio in futuro”, ha dichiarato Yi Bae-keun presidente del KCAR.
Secondo il presidente del KCAR l’aumento del numero delle adozioni nazionali è dovuto ai maggiori incentivi finanziari del governo, compresa la fornitura di un assegno di 100.000 Won per ogni figlio adottato, e all’aumento di genitori sterili.
Yi ha poi sottolineato l’importanza delle adozioni nazionali in quanto possono servire per rimuovere l’immagine della Corea come un paese esportatore di bambini orfani.
“Nonostante ciò ancora oggi un gran numero di bambini trova una nuova famiglia in paesi stranieri. Molti di loro sono fisicamente e mentalmente portatori di handicap, per questo è difficile trovare genitori adottivi per loro in Corea. Inoltre, molti coreani sono ancora riluttanti ad accogliere i figli degli altri, a causa di valori confuciani riguardanti i legami di sangue”, ha detto il presidente.

“Ma ci vorrà probabilmente anche un cambiamento drastico delle norme che regolano le adozioni effettuate tra gli individui. Secondo la legge civile, i genitori naturali possono consegnare la custodia dei loro figli ad altre coppie. Molte di queste situazioni hanno poi finito per esporre i bambini adottati ad abusi. Penso che il governo cercherà di frenare questi casi”.

Nel mese di settembre, il Ministero della Giustizia ha presentato un piano per rivedere la legge civile, relativa all’adozione ed altre questioni collegate. Si prevede che la revisione avvenga entro la prima metà del 2011 con la presentazione all’Assemblea Nazionale per l’approvazione. Inoltre, un sistema di screening obbligatorio sarà introdotto per verificare se i genitori che cercano di adottare i minori siano adatti o meno.

(Fonte: Koreatimes.co.kr)