Coronavirus. Come vive una famiglia affidataria questa emergenza?

Sul Forum di Amici dei Bambini racconti e articoli che testimoniano lo sforzo quotidiano

Tempi difficili, quelli della quarantena da Coronavirus. Anche per le famiglie affidatarie che, al quotidiano compito educativo, aggiungono la gestione di un’emergenza importante e difficile. Anche da spiegare. Se ne parla anche sul Forum di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, piazza virtuale di seimila famiglie nella quale vengono condivisi suggerimenti, articoli, notizie.

E, così, si apprende da un articolo condiviso sul forum, in Piemonte “le famiglie affidatarie hanno dovuto far fronte ai normali impegni dei pargoli in affido (luoghi neutri con le famiglie biologiche, incontri con psicologi e neuropsichiatri, colloqui con gli assistenti sociali eccetera) poiché non esistevano direttive ufficiali regionali in merito, se non delle linee guida che, come tali, delegano la responsabilità delle scelte fatte ai singoli o alle istituzioni sottoposte. Le stesse famiglie affidatarie hanno dovuto riorganizzarsi per poter rispondere al raddoppio quotidiano delle esigenze educative, scolastiche e ludiche dei pargoli che vivono con loro”.

Coronavirus. Famiglia e bambini in affido: un vero tour de force!

Un vero “tour de force” insomma. Le famiglie affidatarie hanno dovuto far fronte ai normali impegni dei pargoli in affido (luoghi neutri con le famiglie biologiche, incontri con psicologi e neuropsichiatri, colloqui con gli assistenti sociali eccetera) poiché non esistevano direttive ufficiali regionali in merito, se non delle linee guida che, come tali, delegano la responsabilità delle scelte fatte ai singoli o alle istituzioni sottoposte.

“Le stesse famiglie affidatarie – leggiamo ancora – hanno dovuto riorganizzarsi per poter rispondere al raddoppio quotidiano delle esigenze educative, scolastiche e ludiche dei pargoli che vivono con loro. Una mamma affidataria (…) racconta ‘essendo una famiglia numerosa, ci appoggiamo anche all’aiuto di ragazze volontarie che fanno studiare e giocare i bambini, ma ora come ora non possono venire con continuità perché rischierebbero la multa per strada. I bambini, soprattutto i più piccoli, hanno bisogno di muoversi e giocare, oltre che fare i compiti, devono mantenersi attivi, e perciò dobbiamo seguirli tantissimo, considerando che dobbiamo anche lavorare… È tosto, dobbiamo prestare il doppio dell’attenzione e avere il triplo della pazienza, ma abbiamo le spalle larghe!’.