Coronavirus e scuola. Proposta Bonetti: “Congedi retribuiti ai genitori e smart working per la durata della quarantena dei figli”

Congedi Covid in scadenza il 31 agosto. Il Ministro Bonetti lancia l’idea della proroga.

Rimettere l’educazione al centro del Paese con scelte concrete che permettano di vivere davvero la scuola.

Il ministro per la famiglia Elena Bonetti si rivolge così al governo, a poche settimane dalla ripresa delle lezioni, il cui avvio è fissato al 14 settembre ma che già dal 1 settembre saranno aperte per i recuperi.

In un post pubblicato dal ministro su facebook si legge  “La priorità è riportare i bambini a scuola restituendo loro il diritto primario ad un luogo ed una comunità educante. Alla politica e a tutto il Paese compete la responsabilità di rendere possibile questo ma con un passo in più: agevolare il ritorno a scuola nel modo più certo, stabile, sicuro per le famiglie”.

Una ripresa scolastica che deve essere quindi in primo luogo sicura per i bambini, i docenti e il personale, ma che secondo il ministro deve prevedere anche agevolazioni per le famiglie che potrebbero essere colpite dal virus, come la previsione di “congedi retribuiti e il diritto allo smart working per la durata della malattia o della quarantena del bambino”.

 Congedi retribuiti e smartworking per i genitori a casa con i figli 

Ed in effetti una delle preoccupazioni dei genitori – lavoratori alla ripresa delle lezioni, è proprio come comportarsi nella malaugurata ipotesi in cui il proprio bambino contragga il virus e quindi debba rimanere isolato in casa.

I congedi straordinari per il coronavirus avranno infatti termine il  31 agosto, mentre il diritto allo smart working, per chi ha figli fino a 14 anni, si concluderà il 14 settembre, giorno di riapertura delle scuole.

È chiaro che se per malattia o quarantena un bambino deve stare a casa è necessario provvedere alla sua custodia reintroducendo strumenti come congedi straordinari retribuiti e diritto allo smart working” – spiega al Sole 24 Ore il ministro Bonetti.

Congedo straordinario a oggi retribuito al 50% fino a 12 anni e senza stipendio per i bambini più grandi.

Il ministro esorta infine verso un’informazione chiara e procedure semplici ed adeguate per la ripresa: “Ci siano percorsi dedicati, veloci, facilmente attivabili da parte delle famiglie, per far fare il tampone ai bambini nei casi di sospetto contagio. Senza lungaggini, perché ne va non solo della salute dei bambini e delle loro famiglie, ma anche del loro percorso educativo”.