Il Covid rialza la testa: le varianti che minacciano l’Italia e l’Europa

L’Italia e l’Europa affrontano una nuova ondata di contagi da Covid, spinti dalle nuove varianti del virus. Da ottobre vaccinazioni gratis presso i medici di famiglia

La situazione epidemiologica in Italia e in Europa non è ancora allarmante, ma i segnali cominciano a preoccupare: i contagi da Covid-19, infatti, sono in crescita, spinti dalle nuove varianti del virus Sars-CoV-2.

Le nuova varianti del Covid

La variante Eris (EG.5) è la più diffusa nel nostro Paese, con una prevalenza del 41,9%, seguita dalle varianti Arturo (XBB.1.16), Kraken (XBB.1.5), Hyperion (XBB.1.9) e Acrux (XBB.2.3). Queste varianti sono caratterizzate da una maggiore trasmissibilità e da una possibile riduzione dell’efficacia dei vaccini.

I sintomi

I sintomi della variante Eris sono soprattutto disturbi delle vie respiratorie superiori, come mal di gola, tosse secca, congestione e naso che cola, mal di testa, voce rauca, dolori muscolari e articolari.
I problemi gastrointestinali, come nausea, vomito e diarrea, sembrano essere diventati meno diffusi.

I dati dell’Iss

Il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), relativo al periodo dal 31 agosto al 6 settembre, rileva un aumento delle infezioni da 14.863 a 21.309, pari a un più 44% in una settimana, mentre l’incidenza settimanale dei casi ogni 100mila abitanti passa da 25 a 36. L’indice di contagio, l’Rt, è in linea con quello della settimana precedente all’1,12, sopra la soglia epidemica di uno.

I ricoveri

Più lieve l’incremento delle ospedalizzazioni con il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti di medicina che dal 2,7 passa al 3% mentre nelle terapie intensive l’aumento è di soli due decimali allo 0,6%. Il governo ha emesso una circolare che prevede l’esecuzione dei tamponi per il Covid solo per i pazienti sintomatici che accedono in pronto soccorso e debbano essere ricoverati in ospedale.
A livello europeo, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) segnala un notevole aumento dei segnali di trasmissione del virus nell’Ue/Spazio economico europeo, dovuto a grandi raduni e aumento dei viaggi. L’Ecdc segnala anche l’emergere di una nuova variante altamente mutata, la Pirola (BA.2.86), che potrebbe causare reinfezioni.

Il contrasto al virus

Per contrastare la diffusione del virus e delle sue varianti, è sembra di dovrà proseguire la campagna vaccinale anti Covid.
Approvato il vaccino di Pfizer-BioNTech adattato a XBB.1.5, che dovrebbe garantire una maggiore protezione contro questa sottovariante Omicron.
L’invito a vaccinarsi è soprattutto per gli over 60 e per i pazienti fragili, ai quali la vaccinazione dovrebbe essere somministrata dai medici di famiglia insieme a quella antinfluenzale