Crisi delle adozioni internazionali, Veneto: solo 200 le idoneità nel 2010

Si arricchisce con nuove informazioni e dichiarazioni il servizio di approfondimento di “Ai.Bi. News” dedicato alla crisi delle adozioni internazionali e al crollo dei decreti di idoneità emessi dai Tribunali per i Minorenni alle aspiranti coppie adottive.

Dopo aver presentato la realtà di Bologna, Firenze, Roma oggi abbiamo interpellato il presidente del Tribunale per i Minorenni di Venezia Adalgisa Fraccon per conoscere la realtà del territorio.

Anche nel capoluogo veneto si è assistito a un progressivo rallentamento delle idoneità (da 526 decreti nel 2006 a 401 nel 2009). Con tutta probabilità nel 2010 il calo dei decreti emessi dal Tribunale per i Minorenni sarà ancora più significativo in quanto nei primi 9 mesi dell’anno sono state poco più di 200 le idoneità.

Ne abbiamo parlato con il presidente Adalgisa Fraccon:

A livello nazionale assistiamo a una diminuzione delle idoneità dei Tribunali per i Minorenni, da 6.237 nel 2006 a poco più di 5mila nel 2009. E’ una tendenza che corrisponde anche alla realtà del vostro Tribunale?

Il Tribunale per i Minorenni del Veneto ha iscritto 632 nuove domande di adozione nazionale (22 settembre 2010) e 327 per quella internazionale; l’anno scorso nello stesso periodo erano state 616 le domande per l’adozione nazionale e per l’internazionale 326. Per i decreti di idoneità abbiamo emesso 401 decreti e 24 rigetti nel 2009, mentre per il 2010 erano 213 le idoneità e 26 rigetti. C’è quindi effettivamente un incremento dei rigetti.

Quali motivi si nascondono dietro a questo dato?

Anche alla luce dei fallimenti adottivi, che tendono ad aumentare, c’è maggior attenzione sia da parte delle equipes consultoriali che dal Tribunale nel dare un responso positivo.

Da una parte c’è un calo nelle idoneità, dall’altra assistiamo a un aumento dei minori fuori famiglia (163 milioni nel mondo). Come superare questo gap?

Non è largheggiando con le idoneità che si affronta il bisogno di famiglia dei bambini. L’esperienza del fallimento adottivo è quanto di più devastante possa capitare, specialmente per un bambino che è anche stato sradicato dalla propria cultura e dal proprio ambiente.

I dati dei Tribunali per i Minorenni italiani dimostrano che il 35% delle coppie che hanno ottenuto l’idoneità non hanno dato l’incarico a un ente. Come valuta questo atteggiamento di sfiducia nei confronti dell’adozione?

L’imponenza del dato mi sembra la riprova di una non effettiva motivazione all’adozione e, quindi, della validità di un orientamento rigoroso nella valutazione.