DDL di svolta: abolisce il reato di abbandono e istituisce Punti di Accoglienza per i neonati non desiderati

neonatiSi apre mercoledì 28 aprile in Senato la discussione su un nuovo strumento per tutelare i neonati rifiutati dai genitori e al tempo stesso anche le madri in difficoltà.

Si tratta del disegno di legge (DDL) “Istituzioni e disciplina dei punti di accoglienza del neonato” presentato su iniziativa del Senatore Massimo Garavaglia e un gruppo di altri 22 deputati che prevede l’istituzione di Punti di Accoglienza per i neonati non desiderati all’interno degli ospedali del Servizio sanitario nazionale o presso altre strutture accreditate. Questi punti di accoglienza, istituiti e controllati dai Comuni in collaborazione con le aziende sanitarie locali, (articolo 3) permetterebbero di “garantire l’anonimato della madre e il benessere psico-fisico del neonato”. Inoltre nel DDL non si considerano gli estremi del reato di abbandono se il neonato viene consegnato in un ospedale o in uno dei Punti Accoglienza entro i primi giorni di vita.

Previsto anche un numero verde nazionale per dare informazioni sulla localizzazione e sul funzionamento dei Punti di Accoglienza e ricevere eventuali segnalazioni anonime sul ritrovamento di neonati abbandonati.

Oggi quale possibilità ha una donna che non vuole interrompere la gravidanza ma al tempo stesso tutelare la scelta di non riconoscere il proprio neonato?

Ogni madre ha la possibilità di partorire in anonimato ed è necessario, entro tre giorni, scegliere una volta per tutte se lasciare il proprio neonato nella struttura ospedaliera in cui è stato partorito. Tuttavia nei piccoli centri tenere nascosta l’identità della madre risulta possibile solo sulla carta, in quanto il figlio non viene legalmente riconosciuto ma la madre resta di fatto nota.

Se al contrario una donna intende tenere con sé ed esercitare la propria potestà sul figlio dovrà effettuare la dichiarazione di nascita presso l’ospedale. Dopo questo momento non è più possibile sottrarsi ai propri obblighi di genitore e lasciare il neonato; altrimenti si configura il reato di abbandono.

I drammatici episodi del ritrovamenti di neonati, vivi o morti, nei cassonetti delle città italiane purtroppo si ripresentano ciclicamente. Ecco quindi che diventa necessaria una legge per l’istituzione di un luogo adatto a ricevere il neonato possa essere lasciato in piena sicurezza per il bambino e nella massima riservatezza per la madre.