Dichiarazione precompilata: dal 20 maggio via alle modifiche. Possibile chiedere rimborsi immediati

Da fine aprile sono online le Dichiarazioni dei Redditi precompilate di tutti i contribuenti. A partire dal 20 maggio è possibile controllare e modificare i dati. E può essere chiesto il rimborso direttamente all’Agenzia delle Entrate

Come segnalato nelle scorse settimane anche su AiBiNews, dalla fine di aprile è disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, accessibile tramite SPID, CIE o CNS, la dichiarazione precompilata relativa ai redditi del 2023.
Finora, però, i documenti erano disponibili per la sola consultazione, mentre da lunedì 20 maggio comincia la “fase 2” della dichiarazione, ovvero quella durante la quale è possibile intervenire per modificare i dati presenti, aggiungere eventuali altri documenti e inviare il tutto all’Agenzia delle Entrate stessa.

Controllare e integrare la dichiarazione precompilata

Con il passare degli anni, la dichiarazione precompilata risulta sempre più precisa e completa nel riportare i vari dati dei contribuenti, ma, al di là del giusto controllo che ognuno deve fare sulla correttezza delle informazioni, per molte persone possono esserci anche da fare delle integrazioni. Basti pensare alla ricevuta di una visita medica che, magari, il professionista non ha inviato direttamente all’Agenzia delle Entrate, oppure all’attestazione dell’iscrizione a un corso sportivo di un proprio figlio… giusto per fare un paio di semplici esempi. In questi casi, il contribuente ha ovviamente la possibilità di intervenire sulla dichiarazione precompilata così da correggere o aggiungere i dati e i documenti necessari.
L’operazione può essere compiuta in autonomia direttamente dall’utente, oppure ci si può rivolgere a un intermediario come i CAF e i patronati.
Naturalmente, a partire dal 20 maggio, se tutti i dati risultano corretti e non ci sono integrazioni da apportare, la dichiarazione precompilata può essere tranquillamente confermata dai contribuenti e così immediatamente inviata.
Per inviare la dichiarazione, la prima scadenza è il 17 giugno (sarebbe il 15, ma, essendo sabato, la scadenza slitta al primo lunedì successivo), termine entro il quale dovranno essere inviate dai CAF o gli intermediari abilitati tutte le dichiarazioni presentate entro il 31 maggio. A seguire, le altre scadenze per gli invii sono quelle del 29 giugno, 23 luglio, 15 settembre o 30 settembre. Per i primi contribuenti che avranno presentato le dichiarazioni in tempo, a partire da luglio i sostituti d’imposta tratterranno quanto dovuto o effettueranno i rimborsi spettanti.
Altre scadenze sono quelle del 15 ottobre per chi presenta il modello Redditi e il 25 ottobre per il modello 730/2024 integrativo.

Rimborso direttamente all’Agenzia delle Entrate

L’altra novità importante del 2024 è la possibilità di ricevere eventuali rimborsi, spettanti dalla dichiarazione, direttamente dall’Agenzia delle entrate anche per chi ha un sostituto d’imposta (ovvero un datore di lavoro e un entre previdenziale che normalmente si occupa di effettuare i rimborsi direttamente nei cedolini). Per sfruttare questa possibilità, i contribuenti che decidono di inviare direttamente il proprio modello di dichiarazione devono selezionare la voce “nessun sostituto”. In questo modo, al termine della presentazione, sarà direttamente l’Agenzia delle Entrate a prendere in carico l’effettuazione del bonifico all’IBAN indicato dal contribuente. Allo stesso modo, in caso di debiti verso l’Agenzia, il cittadino potrà pagare le somme dovute direttamente tramite la stessa applicazione online. Oppure, in alternativa, stampare l’F24 e procedere successivamente al pagamento con le solite modalità.

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È in questa fase che ogni singolo cittadino che deve pagare le tasse può indicare la propria scelta per la destinazione dell’8×1000 e del 5×1000. Somme che, in caso di mancata indicazione, vengono comunque versate e finiscono allo Stato.
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