Dio mio, Dio mio perché sono stato abbandonato?

Dall’opera del fondatore di Ai.Bi., Marco Griffini “…ma Dio tace” una riflessione sull’abbandono

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 15, 33-35)

“Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò con voce forte: “Eloì, Eloì, lema sabactàni?”: che significa: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”

Quell’urlo tremendo si rinnova ogni anno e tutti i giorni di ogni anno. Quel “Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato? rimbalza nella solitudine di milioni di croci: urla l’angoscia del suo abbandono ad un mondo che non sa ascoltarlo, capirlo…accoglierlo.

È fatta di silenzio sottile la voce di un bambino dimenticato, nel calvario della sua solitudine, abbandonato da chi, a sua volta lasciato troppo solo, non ha più alimentato la speranza del suo futuro.

Non è facile accogliere quel grido: come riuscire a scorgere sul volto di un bambino dimenticato la debolezza e la fragilità di Gesù nell’angoscia del suo abbandono?

Questo grido non è rivolto ai potenti della terra, ai capi di stato, alle organizzazioni umanitarie, troppo distratti da interessi, ragionamenti, alleanze e piani strategici…bensì, interroga direttamente le nostre coscienze: soprattutto la mia coscienza!

Mamma, mamma perché mi hai abbandonato”?

Di chi è, ora, figlio un bambino dimenticato?

Riuscirò a comprendere che se anche non sono colpevole del suo abbandono, comunque ne sono, anch’io, responsabile?

Fin dove si spinge, oltre quale limite può estendersi la mia paternità o maternità?

Riuscirà ad accogliere anche il sogno di un bambino abbandonato nel suo instancabile, ossessivo, drammatico desiderio di voler essere anche lui, finalmente, figlio?

Il grido di quel bambino/Gesù abbandonato, per me, sarà solo un momento di preghiera, fortemente emotiva o riuscirà a far nascere una nuova vita?

 

P.S. L’opera, scritta dal protagonista, fondatore e presidente di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, è disponibile in un testo edito da Àncora pubblicazioni, al momento esaurito ma in via di ripubblicazione.