Educare il Domani. Il difficile percorso scolastico degli studenti stranieri in Italia

Secondo una recente indagine dell’ISMU, il 26,1% è in ritardo sul ciclo di studi e il tasso di abbandono scolastico è nettamente più alto rispetto ai coetanei italiani. Nel 2022, il 28,7% dei giovani stranieri tra i 18 e i 24 anni si è fermato alla licenza media, contro il 9,7% degli italiani.

L’Italia ha visto una crescita costante della popolazione straniera regolare, che oggi sfiora i sei milioni, mentre diminuiscono gli irregolari. Questo fenomeno ha un impatto significativo in diversi ambiti, tra cui il mondo della scuola, dove gli studenti stranieri rappresentano l’11,2% del totale. Di questi, il 65,4% è nato in Italia, segnale di una presenza ormai consolidata ma non priva di difficoltà.

La ricerca

Al primo gennaio dello scorso anno, in Italia erano presenti 5 milioni e 755mila stranieri, con un aumento dei residenti (5 milioni e 254mila, +113mila rispetto al 2022) e un calo degli irregolari, che dal 2019 continua a diminuire. Secondo il rapporto della Fondazione Ismu, i migranti senza permesso di soggiorno sono circa 321mila, il 5,6% del totale, con una riduzione di 137mila rispetto all’anno precedente. Cresce, invece, il numero di cittadini stranieri che ottengono la cittadinanza italiana: nel 2023 sono stati 214mila, portando il totale dal 2011 a circa 1,7 milioni.

L’integrazione scolastica

Negli ultimi decenni, la scuola italiana ha accolto un numero crescente di alunni non italiani, passando dai 31mila del 1991 a quasi un milione nel 2023. Tuttavia, il percorso scolastico di questi studenti è spesso segnato da ostacoli: il 26,1% è in ritardo sul ciclo di studi e il tasso di abbandono scolastico è nettamente più alto rispetto ai coetanei italiani. Nel 2022, il 28,7% dei giovani stranieri tra i 18 e i 24 anni si è fermato alla licenza media, contro il 9,7% degli italiani.
Questi dati evidenziano le difficoltà di integrazione nel sistema scolastico. Le barriere linguistiche, le condizioni socio-economiche e la mancanza di supporto educativo adeguato rappresentano fattori critici. Inoltre, gli studenti stranieri tendono a concentrarsi negli istituti tecnici e professionali, mentre il loro accesso ai licei rimane limitato. Se da un lato le seconde generazioni riescono sempre più a migliorare la loro condizione, dall’altro persistono disuguaglianze che richiedono interventi mirati per garantire un’istruzione equa e inclusiva per tutti.

Il progetto “Educare il Domani”

L’iniziativa mira a contrastare la povertà educativa, l’esclusione sociale e l’indigenza sostenendo le comunità educative per adolescenti e i centri di aiuto alla famiglia “Pan di Zucchero”, ideati da Ai.Bi. oltre 10 anni fa per essere vicina ai bisogni di bambini, ragazzi e famiglie sul territorio.
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