Elezioni politiche 2018. AOI : l’affido internazionale diventi lo strumento per ll’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.

In una lettera aperta ai candidati e alle candidate alle elezioni politiche del prossimo 4 marzo, AOI e CINI chiedono a tutte le organizzazioni che operano nella solidarietà internazionale di unirsi alla loro richiesta per un Governo italiano che metta la cooperazione internazionale allo sviluppo tra le priorità del suo prossimo quinquennio al potere e che utilizzi soprattutto l’affido internazionale come strumento per le politiche dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.

Cooperazione internazionale, giustizia sociale e garanzia dei diritti: riunite in una lettera aperta ai candidati e candidate alle elezioni politiche del 4 marzo, AOIAssociazione delle Organizzazioni Italiane di cooperazione e solidarietà internazionalee e CINICoordinamento Italiano NGOs internazionali, chiedono a organizzazioni, Piattaforme e Reti del mondo della solidarietà internazionale di unirsi in un’unica voce, che possa essere ascoltata dal prossimo Governo italiano.

Le attuali disuguaglianze globali, che di anno in anno dividono il mondo in “chi ha tutto” e “chi non ha niente”, scatenano le richieste della cooperazione internazionale allo sviluppo che, con il suo operato, tenta di invertire la rotta per riportare diritti, solidarietà, coesione sociale e redistribuzione della ricchezza sotto l’attenzione del prossimo Governo nazionale.

La mancanza di un impegno pubblico concreto che guardi alla lotta alla povertà, all’affermazione della giustizia sociale, alla pace e al rispetto dei diritti umani, alla sostenibilità ambientale e soprattutto alla solidarietà continua a creare profonde diseguaglianze economiche, sociali e culturali che colpiscono anche la penisola italiana.

“Le organizzazioni sociali di cooperazione internazionale firmatarie chiedono a tutte le candidate e i candidati di impegnarsi in Parlamento perché il Governo promuova politiche mirate ad una crescita duratura e sostenibile a livello globale, in linea con la prospettiva dell’Agenda 2030: una crescita che sia capace di funzionare per tutte e tutti e non per pochi fortunati, contrastando le disuguaglianze e rafforzando, nelle scelte della cooperazione internazionale, i progressi nella lotta alla povertà estrema”, si legge nella lettera che chiede la piena attuazione della alla L. 125/2014 che riconosce alla cooperazione allo sviluppo il suo fondamentale operato nello sradicamento della povertà, nella riduzione delle disuguaglianze, nella tutela dei diritti umani e nel sostegno ai processi di pace.

Investire sull’inclusione e sulle politiche sociali, mettendo l’economia sociale al centro del welfare e delle misure per l’occupazione, tutelando i diritti delle fasce deboli del mercato del lavoro e della società intera, adottando il gender mainstreaming in tutte le politiche vuol dire investire in primis sui percorsi di accoglienza; in particolare utilizzare lo strumento dell’affido internazionale per i  minori stranieri non accompagnati  in attesa di ricongiungimento con la propria famiglia d’origine.

Dure le sfide per il prossimo Governo che, dal 4 marzo in poi, non potrà mettere a margine del suo operato la necessità di diminuire quelle disuguaglianze mondiali che non garantiscono a tutti i popoli la “dignità della famiglia umana”, cui il preambolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani fa riferimento in qualità di fondamento del diritto di libertà.  

 

La lettera competa a questo link.