Entra in funzione la Family House: “Questa opera rappresenta quello che Caterina avrebbe voluto per i vostri bambini”.

casa-caterinaQuest’opera rappresenta quello che lei avrebbe voluto per i vostri bambini e vederla realizzata mi ha colpita” E’ semplice, diretta ed emozionata Laura Failla, l’amica di Caterina Iudicello, l’anziana vedova di Caltanissetta che, qualche anno fa, prima di lasciare questa vita ha deciso di donare svariate centinaia di migliaia di euro ad Amici dei Bambini. La generosa signora nissena conosceva bene Ai.Bi. e sapeva con quanto impegno essa si batte per prevenire e superare l’abbandono dei bambini privati del diritto di essere figli.

Grazie alla donazione di Caterina, oggi nasce la Family House, la prima clinica per la cura dell’abbandono”: e soprattutto entrano in funzione le due comunità mamma-bambino, ospitate proprio nei locali della struttura. Una di queste porta proprio il nome della sua più grande sostenitrice: Caterina per l’appunto.

Ho letto tutti gli articoli relativi alla Family House e a Caterina – continua Laura Failla -, le confesso che mi sono commossa. Quest’opera rappresenta quello che lei avrebbe voluto per i vostri bambini e vederla realizzata mi ha colpita”.

Grazie al generoso lascito testamentario della signora Caterina, Ai.Bi. ha acquistato una palazzina disabitata da anni, in provincia di Milano. L’edificio, dopo le opportune e necessarie ristrutturazioni, è diventata la prima “Family House” una struttura in grado di curare il male di chi ha perso o rischia di perdere la propria famiglia per scoprire  o far ritornare la gioia dell’accoglienza .

Un progetto ambizioso e unico a livello europeo nell’ambito del sostegno alla famiglia e della prevenzione e cura dell’abbandono. Qui il dolore verrà accolto, compreso, lenito e aiutato a guarire: al centro del progetto ci sarà sempre la salute del cuore e dell’anima dei bambini e delle famiglie che vivono situazioni di drammatica necessità.

All’interno della Family House ci sono due comunità mamma-bambino (una porterà il nome di Caterina e la seconda si chiamerà Irene “portatrice di pace”), per un totale di 10 nuclei familiari, realizzate secondo le più aggiornate metodologie educative per permettere l’acquisizione o il recupero delle capacità materne. Ogni mamma avrà a disposizione uno spazio esclusivo, totalmente autonomo, in cui potrà vivere con il proprio bambino. La Comunità Mamma-Bambino è un luogo fisico residenziale in cui abitano 4/5 nuclei mamma-bambino costantemente affiancati da un gruppo di educatori impegnati ad accompagnarle verso una genitorialità responsabile.

E’ riservata a gestanti e a madri con propri figli che per situazioni di rischio o per gravi problemi sociali e affettivi, abbiano bisogno di essere allontanate dalla famiglia d’origine ed inserite in un luogo protetto. Il tempo di permanenza delle utenti è di 3 mesi per la pronta accoglienza con possibilità di presa in carico con progetto specifico fino ad un massimo di 2 anni. L’ammissione è richiesta dai Servizi Sociali territorialmente competenti.

Locali già entrati in “funzione”: da qualche giorno, infatti,  hanno fatto il loro ingresso le prime mamme con i loro bambini.

Ma le comunità mamma-bambino non sono gli unici fiori all’occhiello della Family house. All’interno c’è pure un appartamento in semi-autonomia per le mamme in uscita dalle comunità al fine di prepararle all’inserimento autonomo nella società;

una culla termica  per accogliere i bambini abbandonati realizzata secondo i più recenti accorgimenti per consentire un’accoglienza di emergenza e ubicata in un luogo assolutamente discreto e appartato;

un consultorio familiare/centro servizi e formazione altamente specializzato per la prevenzione e cura del “male dell’abbandono, fornito di apposita foresteria a “4 stelle” per ospitare i nuclei familiari da qualsiasi parte d’Italia o d’ Europa provengano.

Infine, un piccolo gioiello  verrà realizzato un innovativo modello di “spazio neutro” per permettere l’incontro fra il minore e il proprio parente in un ambiente assolutamente familiare, ma dotato delle più efficaci garanzie di sicurezza.

E tutto questo sarà realizzato grazie a chi ha pensato di lasciare, dietro di se, la striscia di un dolce e sereno sorriso: grazie, cara Caterina!