Famiglia. Figli, in Italia crescerli costa quanto una Ferrari: ecco i dati dell’indagine di Federconsumatori

Negli ultimi 40 anni, nel nostro Paese, le spese dei genitori per la crescita dei figli sono cresciute del 20-25%.

Esborsi comunque ampiamente inferiori, nel confronto mondiale, rispetto a quelli che devono sostenere le famiglie di Gran Bretagna e Stati Uniti. Costi che sono invece allineati a Francia, Svizzera e Germania, che però possono contare su un welfare nettamente migliore

Figlio mio, quanto mi costi! Non è una semplice frase fatta, ma a confermarne la veridicità nella concretezza della vita di tutti i giorni in Italia sono gli indicatori di un recente studio di Federconsumatori. In base ai dati, infatti, ciascuno di quelli che rappresentano il futuro del nostro Paese arrivano a costare, dalla culla fino alla maggiore età, anche quanto una Ferrari. Spese cresciute, dal 1970 ad oggi, del 20-25%, che rendono sempre più un ‘privilegio’ quello di poter mantenere due o più figli nelle famiglie italiane.

Lo studio sul caro-bimbo, condotto dall’Osservatorio di Federconsumatori, ha calcolato che solo nel primo anno di vita, quello più impegnativo per i genitori, se ne vanno dai 7 ai 15 mila euro tra pannolini, culla, passeggino e per le varie spese mediche del bebè.

A questi costi andrebbero comunque sommati pure quelli sostenuti prima della nascita del bambino: in gravidanza le necessità sono molteplici, tra abbigliamento premaman, controlli medici e specialistici e shopping per il nascituro. In totale, una spesa che si aggirerebbe attorno ai 2mila euro complessivi.

Dal primo anno in poi, in base ai calcoli degli esperti, gli esborsi complessivi sarebbero pari a 170.940 euro. Lo studio, peraltro, non tiene conto del fatto che dopo i 18 anni, la quasi totalità dei genitori in Italia è costretto a mantenere i figli, pagando loro università, corsi, master, oltre che offrendo loro vitto e alloggio. A pesare in maniera più consistente sul bilancio familiare, comunque, sarebbero istruzione e cultura, su cui le famiglie di oggi investono molto più di ieri. Ma andrebbero considerati anche dentista, gite, capi d’abbigliamento, sport e hobby, spese per la babysitter, cibo e trasporti.

Ovviamente, i numeri cambiano relativamente in base al reddito dei genitori e all’area geografica di provenienza (si spende molto di più nelle città medio-grandi del centro-nord rispetto al sud e alle isole). L’inchiesta di Federconsumatori ha preso anche in considerazione il caso in cui una famiglia di reddito medio abbia un secondo figlio: in tal caso, per crescere due figli si andranno a spendere più di 20mila euro l’anno.

L’indagine di Federconsumatori apre una parentesi anche sugli altri Paesi sviluppati, per metterli a confronto con l’Italia. I costi di mantenimento di un figlio nel Belpaese sono ampiamente superati dalla Gran Bretagna, dove crescere un figlio da 0 a 18 anni costa più di 181mila euro. Seguono gli Stati Uniti dove la spesa è di quasi 178mila euro. L’Italia si trova allineata con altre realtà europee come la Francia, la Svizzera e la Germania, dove però il welfare per i neogenitori è nettamente migliore rispetto al nostro paese, dove purtroppo i dati sulla natalità sono sempre più scoraggianti.

Fonte: Money.it