Fase 2 e minori. La proposta del Forum delle Famiglie: “Ecco dove ‘lasciare’ i nostri figli”

Cristina Riccardi “Scuole e cortili condominiali possono ospitare attività di animazione per i più giovani”

La Fase 2 dell’emergenza Coronavirus da un lato, i bambini e i ragazzi dall’altro: al momento le certezze su come le esigenze espresse da queste due realtà possano incontrarsi sono poche. Nonostante gli under 18, nel Paese, costituiscano comunque solo il 16,2% dei residenti. Ad avanzare delle proposte concrete è intervenuto, tra gli altri, il Forum delle Associazioni Famigliari, che le ha portate direttamente all’attenzione del ministro della Famiglia, Elena Bonetti.

Ne parla, sul quotidiano Avvenire, il giornalista Luciano Moia. Il piano, spiega quest’ultimo “prevede tra l’altro di istituire albi comunali degli animatori divisi per quartieri nelle grandi città con il coinvolgimento di parrocchie, associazioni, oratori. E poi utilizzo di spazi pubblici e privati, suddivisione per fasce d’età, rigidi criteri per la sicurezza, coinvolgimento dei genitori che non lavorano. A mettere a punto il progetto, nato con la collaborazione delle oltre 50 associazioni del Forum, con i centri giovanili e gli scout, hanno pensato la vicepresidente del Forum Emma Ciccarelli e la componente del consiglio direttivo Cristina Riccardi, entrambe con una lunga esperienza in campo educativo. L’una milanese, l’altra romana, mamme di famiglia. Insomma, una proposta che nasce dal basso”.

Forum famiglie e Fase 2: il ruolo dell’associazionismo

“Il nostro obiettivo è chiaro – spiega la Ciccarelli, vice presidente del Forum e da tempo militante nell’associazionismo salesiano – quello di consentire la ripresa sui territori delle attività di animazione sociale giovanile e di permettere ai genitori di poter rientrare al lavoro”.

“Le scuole pubbliche – osserva Cristina Riccardi, tra l’altro è anche vicepresidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambinipotranno essere utilizzate come luoghi di animazione di supporto, per garantire le attività a piccoli gruppi di ragazzi. Ma anche i cortili condominiali e i terrazzi laddove esistono e risultano fruibili ed in sicurezza potranno ospitare attività di animazione per piccoli gruppi di minori e giovani”.

Chi potrà gestire queste attività? “La nostra proposta – dicono ancore le esperte del Forum – è quella di istituire degli albi comunali degli animatori/educatori (in possesso di requisiti di moralità, competenza ed esperienza), da accertare con curricula e lettere di accompagnamento garantite dai vari enti (parrocchie, movimenti, associazioni). L’albo potrà essere utilizzato sia dagli enti che si occuperanno dell’animazione, sia dalle famiglie per richiedere in caso di particolari esigenze -un servizio di baby-sitting”. Il progetto Forum prevede che il coordinamento delle attività sia assegnato a una cabina di regia.

“La proposta preparata da Emma Ciccarelli e Cristina Riccardi – spiega ancora Moia – entra nel dettaglio di spazi, orari e contenuti con la presenza, tra l’altro, dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (a livello territoriale), dei servizi sociali comunali e di alcune associazioni che si occupano di educazione, come Foi (Forum nazionale degli oratori), Arci ragazzi, Agesci, Scout d’Europa e altri”.