Forse non farà passare ai bambini la paura del dentista, ma di sicuro ridurrà le spese sanitarie per chi si prende cura di loro. Il protocollo d’intesa firmato a Fermo l’11 febbraio su iniziativa della Società italiana di ortodonzia garantisce cure dentistiche gratuite ai bambini tra i 9 a i 12 anni di età che si trovano in difficoltà e in affido negli istituti e presso le famiglie affidatarie del fermano. Nella provincia marchigiana saranno circa un centinaio i giovanissimi che potranno beneficiare di questa iniziativa che vede coinvolti gli ambiti sociali di Fermo e Porto San’Elpidio con i relativi Comuni, il coordinamento della provincia, le associazioni di famiglie affidatarie e quelle che si occupano di minori in difficoltà.

Soddisfatti i sindaci delle due città. Per il primo cittadino fermano Nella Brambatti si tratta di un atto di solidarietà che restituisce valore alla comunità e alla rete di collaborazione ed è quanto mai necessario rafforzare l’impegno delle famiglie affidatarie che possono davvero offrire un contesto sano a minori in stato di bisogno. Sulla stessa lunghezza d’onda il suo collega di Porto Sant’Elpidio, Nazareno Franchellucci: “è una risposta concreta che sostiene i bambini, ma anche le famiglie affidatarie, che devono sapere di non essere sole nel loro prezioso impegno”. A questo proposito, le associazioni di famiglie affidatarie, tramite il loro rappresentante Massimo Orselli, hanno ricordato le enormi difficoltà che scoraggiano le persone ad aprirsi all’affido, “che invece è una grande ricchezza su cui vogliamo puntare per condividere sempre di più esperienze come la nostra”. In questa direzione anche la sanità dovrebbe fare la sua parte, come affermato dal direttore dell’Area Vasta 4 Alberto Carelli che plaude all’iniziativa della Società italiana di ortodonzia, definendola “un accordo significativo che si basa sul principio di solidarietà in tempi non facili come quelli che stiamo attraversando”. Netto infine il giudizio del presidente della Provincia di Fermo Fabrizio Cesetti che dichiara: “Non è degno di un paese civile che ci siano bambini che hanno difficoltà ad accedere alle cure perché sono in stato di povertà”.

Fonte: il Resto del Carlino