Firenze,14 Settembre: tutti in piazza per la festa dell’affido familiare

locandinaFirenze crede nell’ affido familiare. Una festa avvicina le famiglie ai temi dell’accoglienza. L’appuntamento è sabato 14 settembre. Dalle 15.30 alle 18.30, piazza Santissima Annunziata ospiterà giochi, animazione con artisti di strada e merenda per tutti i bambini. In contemporanea, nel Salone Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti, si svolgerà un incontro dedicato a coloro che vogliono conoscere più da vicino l’esperienza dell’affidamento attraverso la voce di persone, famiglie e operatori impegnati a fianco di minori e nuclei affidatari.

L’auspicio è che sia l’inizio di un’inversione di tendenza. Perché i dati snocciolati dal vicesindaco di Firenze, Stefania Saccardi, raccontano quanto lungo sia ancora il cammino da fare a sostegno dell’affido familiare. Appena 67 sono i minori in affido familiare rispetto a 131 bambini ospitati in comunità educative.

La lodevole iniziativa è promossa dall’Assessorato alle politiche sociosanitarie in collaborazione con il Forum delle Associazioni per i diritti della famiglia e l’Istituto degli Innocenti e il sostegno della Regione Toscana, per sensibilizzare i cittadini alla cultura dell’accoglienza e della solidarietà e far conoscere meglio l’affido familiare.

La festa sarà anche l’occasione per esporre e premiare i lavori dei bambini di alcune scuole fiorentine che hanno partecipato alla prima edizione del concorso “Il paese dell’arcobaleno”, interpretando con la loro fantasia i temi dell’accoglienza e dell’amicizia.

Spiega Saccardi: «Come amministrazione crediamo molto nell’ istituto dell’affido che rappresenta la massima espressione di solidarietà e generosità: con l’affidamento si accoglie temporaneamente un minore proveniente da una famiglia in difficoltà, assicurando una risposta ai suoi bisogni affettivi ed educativi per il tempo necessario ad un cambiamento positivo nella sua famiglia di origine. Questo permette al bambino di vivere in un ambiente favorevole ed alla sua famiglia di avere del tempo per superare le proprie difficoltà; in questo senso l’affido costituisce anche uno strumento di aiuto per la famiglia del bambino e si pone quindi come esperienza di solidarietà fra famiglie».

Stando ai dati del Comune, sono 93 le famiglie fiorentine, costituite anche da un solo adulto, disponibili ad accogliere un bambino o un adolescente in affidamento. Ma sono appena una sessantina le famiglie operative.

Le famiglie o i single che danno la loro disponibilità (che può essere full time o part time) entrano a far parte di una banca dati per gli operatori. Quando i Servizi sociali territoriali (Siast) segnalano al Centro Affidi un minore per il quale serve un affidamento prende il via una procedura mirata ad abbinare il minore al nucleo familiare più adatto.

Di solito è la segnalazione del Tribunale dei minorenni che allerta i servizi sociali.  E qui casca l’asino. A Firenze, come in altre realtà italiane. Perché l’affido ha maggiore probabilità di successo, quando i servizi sociali intervengono prima della decisione del giudice, e la situazione della famiglia d’origine non è ancora troppo compromessa, quindi il recupero delle capacità genitoriali è ancora possibile. Perché l’obiettivo dell’affido deve essere sì il benessere del minore, ma nella prospettiva di un suo reinserimento nella propria famiglia d’origine.

La festa permetterà anche di spiegare i passi necessari per accogliere un minore in difficoltà. Per diventare famiglia affidataria occorre seguire un percorso di formazione ed essere “valutati” da una equipe composta da psicologi e assistenti sociali. Poi spetta agli operatori individuare la famiglia adatta alla particolare situazione di ogni bambino. «Anche per questo- spiega Saccardi- non tutti i soggetti presenti nella banca dati sono “operativi”: sono infatti 56 le famiglie impegnate in progetti di affido e 5 in progetti di prossimità familiare. Si tratta di un nuovo strumento – spiega il vicesindaco – che si aggiunge al classico affidamento. In questo caso è l’intera famiglia in difficoltà che viene supportata nella gestione del menage quotidiano da un nucleo familiare che abita nella stessa zona. È un’esperienza che rientra a pieno nell’idea della città come comunità in cui le persone si occupano e preoccupano di chi si trova in difficoltà».

La manifestazione si svolgerà nell’Istituto degli Innocenti. Sottolinea la presidente Alessandra Maggi:  «Durante la festa inaugureremo i nuovi laboratori di autonomia per le mamme accolte nel nostro istituto, aperti anche a quelle del territorio segnalate dei servizi sociali. Si tratta di un progetto di sostegno familiare per affiancare le donne nel loro percorso di autonomia. Tre i corsi attivi: tessitura a telaio, cucito e piccola profumeria».

 

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