Fondo nuovi nati: ultimi due giorni per presentare le domande

Scade il prossimo 30 giugno il termine ultimo per la presentazione delle domande di prestito agevolato ‘’Fondo di credito per i nuovi nati” previsto per le famiglie i cui figli siano nati, o siano stati adottati, nell’anno 2010.

Per i bambini nati o adottati nel 2011 la domanda potrà essere presentata entro il mese di giugno 2012. Possono chiedere un prestito, fino a 5.000 euro da restituire entro 5 anni, i genitori dei bambini nati o adottati negli anni 2009, 2010 e 2011, senza limitazioni di reddito.

Il prestito non può essere frazionato e per ogni bambino può essere richiesto un solo prestito dell’ammontare massimo di 5.000 euro. Nel caso di potestà o affido condiviso è ammesso un solo prestito. Le banche e gli intermediari finanziari che aderiscono all’iniziativa si sono impegnati ad applicare ai finanziamenti garantiti dal Fondo un tasso annuo effettivo globale fisso, non superiore al 50% del tasso effettivo globale medio sui prestiti personali, in vigore al momento in cui il prestito è concesso. Non c’è un diritto alla concessione del prestito, ma è rimessa alla banca la valutazione circa l’ammissione al prestito del richiedente. Resta comunque facoltà degli istituti di credito l’erogazione del prestito, in quanto la presenza della garanzia del Fondo, permette un tasso agevolato ma non esonera le famiglie dall’obbligo di restituzione alle scadenze pattuite.

La domanda dovrà essere formulata compilando l’apposito modulo fornito dalla banca o dal’intermediario finanziario. Per saperne di più basta collegarsi al sito www.fondonuovinati.it, dove sono spiegati nel dettaglio regole e requisiti e c’è l’elenco delle banche con le condizioni offerte per il prestito.

Questa è solo una piccola agevolazione per le coppie adottive, restano infatti ancora troppo elevati i costi che ogni coppia avviata verso l’adozione deve sostenere. Ad oggi l’adozione internazionale, infatti, è l’unico diritto del minore per il quale occorre trovare non solo una famiglia disposta all’accoglienza, ma anche una famiglia che paghi. Stando all’attuale legge sulle adozioni internazionali la coppia che adotta uno o più minori all’estero è costretta a pagare interamente tutti i costi procedurali, oltre alle spese di viaggio e permanenza all’estero, potendo godere solo di parziali contributi da parte dello Stato, legati in ogni caso al reddito familiare.