Fondo statale: cancellati i contributi per il rimborso delle famiglie.

I costi delle adozioni internazionali restano alti, le famiglie spendono circa 20 mila euro tra viaggi e spese di mediazione, nonostante ciò dal 2010 in avanti potranno contare sempre meno sull’aiuto da parte del governo.

La finanziaria del 2010 ha cancellato i finanziamenti al Fondo per le adozioni internazionali che tra il 2005 e il 2008 aveva consentito ai genitori adottivi di chiedere il rimborso delle spese sostenute per un massimo di 6 o 4mila euro a secondo delle fasce di reddito.

Anche il rimborso forfettario di 1.200 euro stenta ad essere distribuito, visto che l’intero Fondo per le politiche della famiglia è stato sensibilmente ridotto, dai 185 milioni del 2009 si passerà a 136 milioni disponibili nel 2011.

Il fondo, che finanzia tutti i progetti per la famiglia, è quasi interamente ripartito su base regionale (circa 100 milioni) e serve soprattutto a pagare il Piano straordinario per i servizi educativi alla prima infanzia, che fino a due anni fa godeva di un finanziamento autonomo. In sostituzione del rimborso, il governo ha ideato un finanziamento a tasso agevolato per i nuovi nati e i nuovi adottati. L’iniziativa, lanciata con il decreto anticrisi per favorire l’accesso al credito da parte delle famiglie è contenuta nel protocollo d’intesa firmato dal sottosegretario Carlo Giovanardi e dal Presidente dell’Abi (Associazione bancaria italiana). La misura vale per tutti, a prescindere dal reddito familiare; ed è per tutti i cittadini residenti, quindi si applica anche per i figli di stranieri. Si tratta di un fondo alimentato con 25 milioni di euro annui, che serviranno a garantire le banche per l’eventuale insolvenza (in una misura compresa fra il 50 e un massimo del 75%) dei prestiti che saranno concessi ai nuclei con un nuovo nato. L’interesse, che potrà poi essere migliorato dai singoli istituti aderenti, è fissato al 50% del tasso effettivo medio e prevede un massimo di 5mila euro per finanziamento.

Sul fronte adozioni internazionali, alcuni istituti di credito hanno già lanciato iniziative ad hoc. Bnl gruppo Bnp Paribas in collaborazione con Ai.Bi. finanzia fino a 30 mila euro con il piano “Adottami”. Finora, il finanziamento ha avuto 5milioni di euro, per una media di 18mila euro a famiglia. Il 20% è stato erogato nel Lazio. Bcc propone un mutuo a tasso fisso a cinque anni per le famiglie che abbiano ricevuto il decreto di idoneità all’adozione. Nel corso del 2010 i mutui “Adotto” attivati sono stati 12 nel Lazio e 4 in Abruzzo. Nel 2009 i mutui erogati sono stati invece 19 in tutto.