Fra i bisogni della popolazione e le difficoltà dell’intervento umanitario

SIRIAOggi e domani, le organizzazioni umanitarie che operano tra Turchia e Siria sono riunite nella città turca di Gaziantep per discutere di come rispondere all’emergenza il più efficacemente possibile, nel contesto di quella che è considerata una della più gravi crisi umanitarie di sempre.

Secondo stime ufficiali, solo nell’area a nord est della Siria, dove è presente anche Amici deiBambini con i suoi progetti di supporto alla popolazione locale, il numero di persone bisognose di aiuto e assistenza ammonta a 1 milione e 366mila. La zona è accessibile unicamente dal check-point di Bab Al-Hawa, attualmente sotto il controllo delle forze che si oppongono al regime. Si tratta di un punto di passaggio cruciale per il passaggio dei convogli umanitari e la consegna dei beni alla popolazione, ma sottoposto a controlli strettissimi e di fatto soggetto a forti problemi di sicurezza: non sono mancati, in passato, attentati terroristici che hanno compromesso seriamente l’apertura di questa importante via di passaggio, a ridosso della quale si trova anche l’omonimo campo profughi.

Oltre alle difficoltà di accesso, tra le problematiche emerse con particolare riferimento al governatorato di Idlib, dove Ai.Bi. è presente insieme al proprio partner Syrian Children Relief, c’è proprio la carenza di sicurezza, dovuta ai continui bombardamenti, e in special modo la sicurezza dei bambini. Tra i bisogni riscontrati nell’area, sono emersi soprattutto quelli legati alla scarsità di cibo, all’assistenza medica e alla mancanza di supporto della società civile e delle organizzazioni locali, impegnate a organizzare gli aiuti come possono.

Con i suoi progetti, Ai.Bi. – di fatto l’unica organizzazione italiana presente in questa delicata area di intervento – cerca proprio di rispondere a queste necessità, attivandosi per alleviare le sofferenze di tanti bambini e di tante famiglie che chiedono solo di tornare a una vita normale.

In questo momento, c’è bisogno di tutto l’aiuto possibile, da parte di tutti. Non restiamo a guardare.

 

Se vuoi dare anche tu il tuo contributo ai progetti di Ai.Bi. in Siria, per garantire ai bambini e alle famiglie siriane il diritto di sentirsi a casa, nel proprio Paese, visita il sito dedicato.