Gabicce 2015. Monica Natale de Camargo (Brasile): “Adozione internazionale: la crisi al ‘contrario’. Sono sempre meno le famiglie straniere che adottano i nostri bambini”

brasile bimbo_porta_grande 400 286La crisi delle adozioni internazionali preoccupa non solo i Paesi accoglienti, ma anche quelli di origine. Lo dimostra il recente caso del Brasile. Le autorità del grande Paese sudamericano esprimono preoccupazione per il calo dei minori adottati da famiglie straniere e sottolineano l’importanza di arginare questa crisi, ricorrendo, innanzitutto, a una riduzione della burocrazia e dei costi dell’adozione.

I numero dei bambini brasiliani accolti all’estero, negli ultimi anni, è effettivamente molto calato. Si è passati, infatti, dai 415 del 2009 ai soli 126 del 2014. In questi 5 anni il declino è stato costante, con una sola, effimera, leggera risalita nel 2011. Nel 2010 i minori carioca adottati da famiglie straniere furono 316, 335 nel 2011, 300 nel 2012 e 217 nel 2013, prima di arrivare al picco negativo del 2014. Soltanto 6 i Paesi accoglienti dei 126 bambini adottati nel 2014. La netta maggioranza di essi (97) è stato accolto in Italia. A seguire Francia con 15, Stati Uniti con 8, Spagna con 4, Andorra e Portogallo con un adottato a testa.

Una situazione che non è passata inosservata ai rappresentanti delle Commissioni Giudiziarie di Adozione a livello statale (Cejas) che sulla base dei dati forniti dalle statistiche, riflettono sulle possibili modalità di intervento per arginare la crisi.

Il calo dei minori adottati è stato sottolineato, in occasione della 19esima Riunione del Consiglio delle Autorità Statali Brasiliane, dal segretario esecutivo del Consiglio, George Lima, che ha evidenziato come in Brasile ci siano “migliaia di minori in attesa di adozione”. “Una delle strade possibili è l’adozione internazionale – ha ricordato -, con  tutta la sicurezza giuridica e di protezione dei diritti dei minori”. Un’affermazione questa che smentisce uno stereotipo che accompagna erroneamente il mondo dell’adozione: quello secondo cui i Paesi di origine dei minori non vedrebbero di buon occhio l’adozione internazionale.

“E’ un vero e proprio allarme quello che lancia il Brasile – dice Monica Natale de Camargo, Presidente Grupo de Apoio à Adocao de Sao Paulo (GAASP)  : sono sempre meno i bambini che vengono adottati da famiglie straniere. A partire dal 2009 si è registrato un calo delle adozioni internazionali molto grave: pari al 65%”.

Sarà lei a rappresentare il Brasile al convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza” che si svolgerà il 26 e 27 agosto a Gabicce Mare, in provincia di Pesaro e Urbino.

Le ragioni che possono spiegare tale diminuzione sono rintracciabili nell’aumento dell’adozione nazionale favorita dall’introduzione del registro nazionale delle adozioni (CNA) nel 2008 e dalla nuova legge dell’adozione; nell’aumento dei costi e dei tempi per adottare in Brasile e nel peggioramento della crisi economica in Europa.

Attualmente in Brasile il numero di minori dichiarati adottabili – precisa la Presidente Grupo de Apoio à Adocao de Sao Paulo (GAASP) –  è solo una piccola parte dei minori che si trovano in istituto o in stato di abbandono. Inoltre, il profilo dei minori dichiarati adottabili non è pienamente in linea con la disponibilità degli aspiranti genitori adottivi brasiliani inseriti nel Registro Nazionale delle Adozioni (CNA)”.

Cosa fare allora? Sono stati emanati importanti provvedimenti da parte del Consiglio Nazionale di Giustizia in Brasile – precisa – con l’obiettivo di fronteggiare la crisi dell’adozione internazionale. Tra le misure proposte vi è l’inclusione anche delle famiglie straniere nel CNA, la creazione di un database di minori consultabile dagli attori istituzionali impegnati nel processo di adozione e la possibilità di permettere alle coppie straniere di adottare in tutti gli Stati del Brasile sulla base di un’unica abilitazione”. Misure sono state inoltre prese al fine di velocizzare e rendere maggiormente trasparente l’intero processo adottivo (anche e soprattutto con riferimento alla definizione dello status giuridico dei minori).