Promosso alle elementari, i genitori chiedono al Tar che il figlio possa ripetere l’anno

Una coppia residente in Trentino si è rivolta al Tar per chiedere che il figlio, che per problemi di salute ha frequentato poco la scuola elementare l’anno scorso, possa ripetere l’anno anche se è stato promosso

Si parla molto spesso di genitori iper protettivi nei confronti dei figli; si rimpiange quando “ai miei tempi” mamma e papà stavano dalla parte degli insegnanti; ci si lamenta degli studenti “bamboccioni”… Poi, però, arrivano notizie che smentiscono tutto questo. E inevitabilmente finiscono sui giornali.
Parliamo di una coppia di genitori residenti in Trentino Alto Adige che si è addirittura rivolta al Tribunale per chiedere che il figlio, alunno della scuola primaria, possa ripetere l’anno, anche se il Consiglio di Classe ha deciso di promuoverlo.
Chiaramente, raccontata così, l’episodio è troppo succulento per non usarlo come spunto per una bel titolo a tutta pagina e, in effetti, la vicenda è se non altro curiosa e insolita, ma, approfondendo la dinamica del tutto, si evidenziano delle ragioni che meritano una riflessione.

Anteporre il benessere del bambino al profitto scolastico

Il fatto è che il bambino in questione durante l’anno scolastico ha fatto molte assenze, per problemi di salute. Gli insegnanti hanno comunque ritenuto che fosse stato in grado di frequentare la scuola con profitto e acquisire le competenze per poter accedere all’anno successivo, mentre i genitori sono del parere opposto. Così, secondo quanto riportano i giornali citando gli atti depositati dall’avvocata che segue la coppia, i due chiedono di anteporre il benessere del figlio al profitto scolastico.
La loro intenzione sarebbe anche di cambiare scuola e far ripetere l’anno al bambino così che possa frequentare regolarmente le lezioni come gli altri.
Il preside non ha acconsentito alla richiesta e non ha riconvocato il Consiglio di Classe per rivedere la decisione di promuoverlo. Da qui la decisione dei genitori di ricorrere al Tar per far valore la loro istanza. Il Tribunale ha accolto in via cautelare la richiesta, fissando per il 28 settembre la discussione che dovrebbe portare a una decisione finale sulla vicenda.