Il grido dei bambini abbandonati alla Lega Serie A Charity Gala Dinner

Serata importante e molto riuscita quella della cena di beneficenza organizzata dalla Lega Serie A in occasione della Finale di Coppa Italia Frecciarossa. Sul palco, Marco Griffini, presidente di Ai.Bi., ha ricordato l’importanza di ascoltare e dare una risposta all’emergenza abbandono

È stata una serata davvero riuscita quella di martedì 22 maggio all’hotel Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria per la Lega Seria A Charity Gala Dinner: tanti gli ospiti prestigiosi presenti, a partire dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, il Presidente della FIGC Gabriele Gravina, l’AD della Lega Calcio Serie A Luigi De Siervo, il Presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli, il Presidente del CSI Vittorio Bosio e il Presidente dell’AIAC Renzo Ulivieri. La serata è stata anche l’occasione per un’asta di beneficenza i cui ricavati saranno destinati a tre Associazioni: AIRC per la ricerca sul cancro, da anni partner dell’evento, l’associazione ambientalista “Marevivo” e, per la prima volta, Ai.Bi. – Amici dei Bambini, presente con il Presidente Marco Griffini.

Ai.Bi. porta sul palco il grido dei bambini abbandonati

Chiamato sul palco, Griffini ha ringraziato la Lega Serie A per l’invito e “rubato” 15 secondi a tutti i presenti… Il tempo tristemente necessario affinché un bambino venga abbandonato, nel mondo. “Una realtà, quella dell’emergenza abbandono – ha proseguito il Presidente di Ai.Bi. – che pochi conoscono. Invece, sono 190 milioni i bambini abbandonati che ogni giorno lanciano il loro grido”. Ma chi ascolta questi bambini? Da 40 anni la missione di Ai.Bi. è proprio quella di ascoltarlo e rilanciarlo affinché qualcuno possa accogliere questi bambini e farli rinascere come figli attraverso l’adozione. “Perché l’adozione è il più grande atto di giustizia che una persona possa mai compiere nella propria vita”, per ridare a ogni bambino il diritto di essere figlio. In 40 anni, con Ai.Bi., 4 mila bambini hanno potuto vivere tutto questo: “Grazie – ha concluso Griffini – perché mi avete ascoltato e aiutato a far ascoltare ad altri questo grido. Come da anni fa Paola Severini Melograni, che ringrazio, ha lo ha accolto e rilanciato attraverso la radio e la televisione!”.