Haiti: verso la riapertura delle Adozioni Internazionali. Approvata dal Senato la riforma della legge

haiti_senatoNon sono più necessari 10 anni di matrimonio per adottare un minore della Repubblica d’Haiti, né tanto meno un minimo di 35 anni per ciascun coniuge: ora bastano solo 5 anni di unione legittima, e gli sposi possono far richiesta già a partire dal loro trentesimo anno di età; anche le coppie non sposate o i single possono tranquillamente adottarne uno purché abbiano compiuto almeno 35 anni. Il limite massimo di età, invece, è di 50 anni, per tutti.

Queste le principali novità introdotte dal disegno di legge approvato dal Senato haitiano in data venerdì 10 maggio 2013.

Si tratta di una riforma della legge del 4 aprile 1974, riguardante la procedura di adozione, precedentemente votata dalla Camera dei Deputati il 7 giugno 2010. Un disegno di legge che apporta dei cambiamenti importanti.

In primis, garantire che le adozioni si realizzino nel migliore interesse del bambino e nel rispetto dei diritti umani, nel quadro del principio di sussidiarietà, secondo il quale devono essere esaurite tutte le vie per l’adozione nazionale prima di ricorrere a quella internazionale.

In secondo luogo, questa riforma introduce ad Haiti la cosiddetta “adozione plenaria” (che rompe ogni tipo di legame fra il minore adottato e la famiglia biologica, anche quelli legali) sostituendola a quella “semplice” sinora in vigore sull’Isola, che prevedeva invece la continuità del legame legale fra adottato e genitori naturali.

Tale disegno di legge rappresenta la normativa di attuazione della Convenzione per la Protezione dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale dell’Aja (ratificata l’11 giugno 2012). Il disegno, inoltre, attesta il ruolo dell’IBESR – designata come Autorità Centrale per l’adozione -, definisce i compiti e gli incarichi di ogni attore coinvolto nel processo di adozione e prevede sanzioni contro ogni abuso, in particolare contro la tratta, il traffico, il rapimento e la vendita dei minori.

La recente votazione è il risultato di un’accelerazione della procedura d’approvazione che dimostra quanto la questione dell’abbandono sia ritenuta prioritaria dal Governo di Haiti mettendo tra i problemi principali che il Paese deve affrontare anche il tema dell’interesse superiore dei bambini abbandonati.

Si attende ora che venga votato in seconda lettura dalla Camera, prima di essere pubblicato a conclusione della procedura di voto parlamentare.

Da quel momento, le adozioni internazionali potranno finalmente riaprirsi ad Haiti, secondo queste nuove regole, più attente ai bisogni reali dei minori e all’emergenza abbandono.

Gli Enti italiani autorizzati e accreditati dall’autorità centrale haitiana il 17 gennaio del 2013 sono 8: Ai.Bi., Fondazione Patrizia Nidoli, NOVA, Enzo B, Lo Scoiattolo Onlus, N.A.A.A, Senza Frontiere Onlus, SOS Bambino.

 

Fonte: ibesr.net