Il SAD ora è di gruppo

La crisi ha colpito il sostegno a distanza, ciononostante è uno strumento di solidarietà che cresce. In Italia sono circa 1,5 milioni le persone che fanno sostegno a distanza, per 500 milioni di euro di donazioni. È il quadro nazionale delineato da Vincenzo Curatola, presidente del ForumSad Onlus nel corso di una conferenza tenutasi ieri mattina a Roma presso la rappresentanza in Italia della Commissione europea in preparazione alla Festa dell’Europa che si terrà a Livorno il 27 e 28 aprile.

Un evento che quest’anno vedrà il tema del volontariato al centro dell’attenzione e il XII Forum nazionale del sostengo a distanza che quest’anno rifletterà sul tema della “Solidarietà efficace”.

 Per Curatola, il sostegno a distanza, nonostante la parentesi della crisi, è in crescita. “La crisi è stato un momento di riflessione e di crescita dello stesso fare sostegno a distanza che non è più quello di venti anni fa. Non c’è più il sostegno a distanza uno a uno, sostenitore sostenuto, oggi ci sono i gruppi di sostenuti o gruppi di sostenitori. C’è una mentalità del sostegno che sta andando avanti e in Italia c’è ancora tanto da fare”. I dati a disposizione sull’Italia, spiega Curatola, per ora sono soltanto stime, ma presto potrebbero arrivare dati più certi rispetto al sostegno a distanza. “L’Istat ha inserito nell’indagine che avvierà quest’anno due o tre domande sul sostegno a distanza – ha aggiunto -. In questo modo avremo dati più certi da qui ad un anno e mezzo”. La due giorni di Livorno, infine, sarà affiancata anche da un “riconoscimento” a tutti i donatori. E non solo nella città toscana. “Abbiamo proposto agli enti locali, soprattutto ai comuni, di riconoscere il valore sociale, oltre che morale, delle azioni di sostegno a distanza – ha concluso Curatola –. La chiameremo ‘festa dei sostenitori’. Il comune di Livorno darà un riconoscimento ai suoi cittadini che fanno sostegno a distanza con un benefit che potrà essere uno sconto nei musei o altro.

Per Marida Bolognesi. Coordinatrice dell’Osservatorio sul Sad per l’Agenzia delle Onlus, il ruolo del volontariato in Italia è avanzato rispetto all’Europa. “Il fatto stesso che esista un’agenzia nazionale, assente nella maggior parte dei paesi, che si occupa di fare l’interfaccia tra governo e mondo del terzo settore, significa che in Italia c’è la necessità di avere un soggetto che possa promuovere e avere un ruolo di controllo e indirizzo. L’Italia ha una ricchezza incredibile. In ogni settore abbiamo una miriade di associazioni, di soggetti del volontariato e di coordinamenti stessi per sviluppare sinergie e progetti”. Una pluralità di soggetti che, aggiunge Curatola, coordinati possono rendere sempre più efficaci gli interventi di solidarietà.

(Fonte: Agenzia Dire)