Ilaria D’Amico è testimonial di Ai.Bi.

Nata a Roma il 30 agosto 1973 Ilaria d’Amico è giornalista dalla preparazione e professionalità indiscusse. Debutta in televisione nel 1997 con “La giostra dei Gol”, in onda su Rai International. Il talento e la profonda competenza calcistica la portano, l’anno seguente, a Parigi per i Mondiali di calcio.  Nel 2000 diviene autrice e conduttrice di un ciclo di speciali sulla storia dei Campionati Europei di calcio e, in occasione dei Mondiali di Giappone e Corea del Sud 2002, segue il cammino della Nazionale Italiana dalle qualificazioni in poi nella “Giostra dei Gol speciale Mondiali”.  Le doti giornalistiche di Ilaria d’Amico condite da intelligenza e sensibilità approdano nell’attualità e nell’approfondimento, politico e sociale. Conduce con Corrado Tedeschi “Cominciamo bene estate”, su Rai Tre e “W l’Italia” su Stream News, programma che indaga la politica con interventi  di Vittorio Feltri e Sandro Curzi. Nel 2004 è protagonista su Rai Uno del programma “Italia che vai”, prima di affrontare la fortunata esperienza della prima serata del sabato di Rai Tre con “Timbuctu”. Oggi riveste con successo il duplice ruolo di “Regina del Calcio” di Sky e “portavoce” di tematiche d’attualità su La7 nel Programma “Exit”.

Ilaria d’Amico è anche donna sensibile e attenta.

E’ diventata testimonial di Ai.Bi., l’Associazione che da più di 20anni lotta affinché ogni bambino abbia il diritto di essere figlio e di avere una famiglia.

L’incontro con Ai.Bi. è stato naturale. Viviamo in una società che confonde l’assistenza con l’amore. Viviamo credendo che ciò che viene confinato, non esista. Forse è solo bisogno di dimenticare ciò che riteniamo troppo difficile da risolvere. L’ho compreso leggendo i numeri e vedendo le immagini dei bambini abbandonati che non conoscono l’amore di una famiglia ma solo le “cose” che un orfanotrofio può dare – afferma Ilaria D’Amico – Quante volte sentiamo dire che in fondo i bambini in istituto stanno bene? E’ un’assurdità.  Ci sono bambini soli che crescono senza sentirsi amati, pensando che sia colpa loro: come possono immaginare un futuro?  Muoiono giorno dopo giorno. Ai.Bi. denuncia l’indifferenza e propone una soluzione per questi figli del limbo: diventare genitori spirituali di figli non nostri. Prenderci cura, se pur da lontano, di bambini o adolescenti cambia i loro  destini. Io l’ho fatto!”

Sono 145 milioni i bambini abbandonati. Ilaria D’Amico è una professionista sensibile e attenta. Siamo molto felici che ci abbia accolto. – sottolinea Marco Griffini Presidente di Ai.Bi. – L’Adozione Spirituale è l’unico modo per non far sentire solo un bambino che sta aspettando una famiglia. Permette inoltre per un adolescente ormai troppo grande per essere adottato e troppo piccolo per badare a se stesso di studiare e di vedersi assicurare un futuro. E’ la relazione che salva!”