Interrogazione alla Commissione europea sulla vicenda delle famiglie bloccate in Congo

angelilliUn’interrogazione in merito alla vicenda delle famiglie italiane bloccate nella Repubblica Democratica del Congo che rischiano di tornare in Italia senza i figli adottivi è stata presentata alla Commissione europea dal vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli, esponente del Partito Popolare Europeo/Nuovo Centrodestra.

“Questa storia è assurda da parte del Governo congolese – dice la Angelilli -. Non solo sono state cambiate le regole in corso ma non sono stati neanche rispettati gli accordi presi con il Governo italiano a novembre. È allucinante pensare – afferma – che questi genitori possano rientrare in Italia senza i bambini, questo sarebbe traumatico anche per i piccoli che si aspettano di essere accolti dalla famiglia che considerano già la propria.

La Angelilli ha ricordato come il benessere dei bambini e la tutela degli interessi e dei diritti dei minori siano aspetti di assoluto rilievo e principi cardine dell’Unione europea. Lo stesso europarlamento  ha sottolineato quanto sia importante tutelare il diritto del minore a una vita familiare, in modo che i bambini non siano costretti a vivere in orfanotrofio. Sulla base di queste considerazioni l’europarlamentare italiana ha chiesto l’intervento dell’alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri Catherine Ashton, “affinché si possa mettere in atto a sostegno del Governo italiano un’azione diplomatica forte per sbloccare la situazione, consentendo a questi genitori di rientrare in Italia con i propri figli”.

“Inoltre – conclude la Angelilli – ho chiesto all’Alto rappresentante se ritiene che l’Europa debba creare un quadro legislativo chiaro nell’ambito delle adozioni internazionali”.

 

Fonte: Radio Web Italia