Istat: le mamme italiane “invecchiano” e fanno meno figli

nataltità bambini italia200Si nasce di meno, si nasce più tardi. E’ questo il verdetto emesso dall’ultimo rapporto Istat su natalità e fecondità, dove viene segnalato – su tutti – un dato preoccupante: dal 2011 al 2012, c’è stato un calo delle nascite di ben 12.000 unità. Una diminuzione in corso già da quattro anni, e imputabile prevalentemente – secondo l’Istituto di Statistica Nazionale – ai genitori italiani, che rispetto al 2008 hanno fatto ben 54.000 figli in meno.

Cresce notevolmente, invece, il numero di bambini nati da entrambi genitori stranieri, che ammontano a quasi 80.000 nel solo 2012; una percentuale che si aggira intorno al 15% del totale, e che aumenta fino a oltre il 20% se si aggiungono i nati da almeno un genitore straniero. Si tratta di una crescita contenuta, rispetto agli anni scorsi, ma continua. A fare più figli sono le rumene (19.415 nati nel 2012), seguite dalle marocchine (12.829), dalle albanesi (9.843) e dalle cinesi (5.593); quattro nazionalità che, da sole, rappresentano quasi la metà del totale di madri straniere nel paese.

E’ calato anche il numero medio di figli per donna, che si è attestato sull’1,42: nello specifico, le italiane sono passate dall’1,34 del 2008, all’1,32 del 2011, per crollare all’1,29 del 2012, mentre le straniere sono scese dal 2,65 del 2008 al 2,37 dell’anno scorso. Una contrazione generalizzata, dunque, che tocca sia italiani che stranieri, e che l’Istat spiega con la crisi economica. Questo sebbene – come si è visto – il tasso di fecondità delle straniere, al 2012, sia quasi doppio rispetto a quello delle italiane.

Cala la fecondità, ma aumenta anche l’età media delle donne che hanno partorito un figlio nel 2012, che è stata di 31,4 anni,in crescita quindi rispetto ai 29,8 del 1995; se si considerano le sole madri italiane, si sale invece a 32 anni.Oltre l’8% dei bambini è nato da donne italiane di almeno 40 anni, mentre i nati da under 25 si assesta sull’11,1%. Percentuali, queste ultime, che variano a seconda delle regioni prese in esame: se in Sicilia, infatti, prevalgono proporzionalmente le nascite da mamme giovani, sotto i 25 anni (13%), in Sardegna, a essere più consistente è invece il numero dei nati da donne “mature”, di almeno 40 anni (11%).

Un “invecchiamento” generalizzato, dunque, a cui fa da contraltare un dato positivo: la diminuzione del numero di madri minorenni, che nel 2009 era di 2.434 e nel 2012 si è attestato sui 2.124. Il fenomeno rimane più diffuso nel Meridione, soprattutto in Campania e Sicilia.

Interessante anche il dato che riguarda i figli nati da genitori non coniugati, che rappresentano quasi il 25% del totale; il valore assoluto è in leggera diminuzione rispetto al 2011, ma si parla sempre di un bambino su quattro, quando nel 2008 erano meno del 20%.

Infine, la solita curiosità sui nomi più frequenti: se Francesco e Sofia rimango i nomi prescelti per i neonati italiani, Adam, Rayan e Mohamed sono invece quelli preferiti dai genitori stranieri per i propri piccoli.