Kenya. Il Sostegno a Distanza Ai.Bi.? Ecco a che cosa serve

Non solo accesso all’educazione, ma molto, molto di più

Il Sostegno a Distanza può essere visto dall’esterno come il mero supporto all’educazione dei bambini nei Paesi in cui Ai.Bi. – Amici dei Bambini opera. In realtà grazie al supporto dei sostenitori genitori a distanza e donatori si riesce a fare molto di più. Lo staff di Ai.Bi. in Kenya lavora infatti ogni giorno affinché venga garantito da parte degli istituti con cui l’associazione collabora il massimo della professionalità. Con il supporto tecnico del personale dell’organizzazione è stato creato negli anni un team di collaboratori professionisti pronti ad supportare i minori rispettando le procedure richieste a livello nazionale.

Ai.Bi. Kenya è impegnato ad assicurare che i bambini vengano accolti nel rispetto dei principi stabiliti dalla legge: la non discriminazione, l’interesse del minore, la partecipazione e il diritto alla sopravvivenza. I motivi per cui i minori arrivano negli Istituti sono tra i più svariati, chi non è esperto del settore potrebbe pensare che tutti i bambini accolti siano orfani ma non è così. La maggior parte dei bambini accolti negli istituti del Paese si trovano nei Centri perché in cerca di protezione da traffico minorile, abbandono, abuso, genitori in carcere, matrimoni in giovane età, pratiche culturali pericolose quali la mutilazione genitale femminile e molto altro. Ogni caso ha la sua peculiarità e deve essere trattato diversamente.

Affinché l’accoglienza in un Istituto venga ufficializzata è necessario un mandato da parte della Polizia e del Dipartimento dei Servizi Minorili. Ai.Bi. si occupa grazie all’assistente sociale e un ufficiale legale, di dare supporto tecnico all’istituto durante la discussione e preparazione di queste pratiche ma anche supporto psicologico ai minori coinvolti.

Una volta che l’inserimento è stato approvato da tutti i soggetti coinvolti il caso passa per la Corte Minorile, che si occupa di approvare il “committal order” nei confronti dell’Istituto, ovvero l’atto di tutela legale. Si tratta di un passaggio delicato in cui l’assistenza di Ai.Bi. è fondamentale, può capitare infatti che la Corte rifiuti la richiesta in caso di documentazione mancante o procedure non seguite correttamente. Di recente Ai.Bi. ha sostenuto il partner Kwetu Home of Peace nell’ottenimento di ben 28 atti di tutela legale che da soli non erano riusciti ad ottenere.

Alla consegna del “committal order”, la tutela rimane all’Istituto per tre anni, rinnovabili una sola volta. Durante questo periodo l’Istituto deve dimostrare di lavorare alla ricerca di soluzioni alternative per il minore (reintegro familiare, adozione, affido, ecc.). Enorme è stato negli anni il lavoro di Ai.Bi. per assicurarsi che gli istituti avessero le conoscenze per mettere in atto le Direttive di cui sopra, il controllo della tenuta regolare dei documenti necessari e della generale gestione degli Istituti supportando inoltre programmi a garanzia di una dieta bilanciata, supporto psicologico e molto altro.

Amici dei Bambini ringrazia la grande famiglia di genitori a distanza per la fiducia dimostrata negli anni che ci ha permesso di attivare importanti iniziative fondamentali alla protezione dei minori supportati dal programma. E un grazie, ovviamente, va anche a chi in questo nuovo anno vorrà prenderne parte!