Kenya: proteste degli studenti contro violenza della polizia

(Nairobi) Migliaia di studenti universitari hanno bloccato le principali vie di Nairobi paralizzando il traffico per protestare per l’uccisione di un loro collega durante manifestazioni nella scorsa settimana indette per reazione all’assassinio di due attivisti per i diritti umani da parte di ignoti, ma di cui è fortemente sospettata la polizia.

Iniziata pacificamente, i 5000 studenti si sono lasciati andare ad atti di violenza come rompere vetrine e danneggiare automobili, hanno poi sequestrato alcuni camion con cui hanno bloccato il transito nelle principali città. Gli studenti hanno poi presentato una petizione al quartier generale della polizia in cui chiedono le dimissioni del capo della polizia, generale Hussein Ali.

Quest’ultimo ha detto di avere sospeso tre poliziotti che avevano aperto il fuoco durante la protesta degli studenti dei giorni scorsi ma ha chiarito che non intende dimettersi. Gli studenti hanno poi cercato di assaltare un albergo di lusso, il Laico regency Hotel (già Grand regency), la cui costruzione fu al centro di uno dei maggiori scandali per corruzione in Kenya, ma sono stati respinti dalla polizia. In solidarietà con i colleghi di Nairobi, gli studenti universitari di Nakuru nella Rift Valley, a 150 chilometri della capitale, hanno ugualmente bloccato il traffico.

Ieri, riferisce il quotidiano locale “Daily News”, il primo ministro Raila Odinga aveva espresso il suo appoggio alla manifestazione, mentre il ministero dell’Interno aveva precisato che gli la dimostrazione era stata legalmente autorizzata. Nelle ultime settimane un rapporto dell’inviato Onu sulle esecuzioni extragiudiziali Philp Alston, in cui si accusa la polizia e l’esercito di estese violazioni dei diritti umani, ha sollevato energiche reazioni e critiche; Alston ha raccomandato le dimissioni del capo della polizia e del procuratore generale Amos Wako. 

(fonte: Misna)