L’accoglienza incompiuta: 62% dei minori non accompagnati lasciano i Centri

(Milano) Per la prima volta l’ANCI (Associazioni Nazionale Comuni Italiani) ha curato una ricerca sui minori stranieri non accompagnati che vivono nelle città del nostro Paese. I risultati sono stati diffusi attraverso il Rapporto “Minori non accompagnati” il 6 marzo 2009.

Il quadro che ne emerge è piuttosto omogeneo: si tratta di adolescenti, tra i 15 e i 17 anni, di sesso maschile.  Spendono dai 500 ai 5 mila euro per lasciare il loro Paese e arrivano in Italia con ogni mezzo (via mare, via terra, a volte anche a piedi). I principali Paesi di provenienza sono Marocco (15%), Egitto (14%), Albania (12%), Palestina (8%) e le Regioni in cui cercano rifugio sono la Sicilia (dove giunge il 41% dei minori), la Lombardia (il 13%), l’Emilia-Romagna (il 7%), il Piemonte (il 7%) e il Lazio con (il 5%).

Arrivano soli, spesso ricevendo la “benedizione della famiglia d’origine” nella speranza di trovare un futuro migliore e di riscattare una vita disperata. Un viaggio della speranza quindi che si conclude però nelle maglie di reti criminali che organizzano il viaggio per l’Italia con lo scopo di sfruttare la giovane e affamata mano d’opera.

L’analisi conferma a livello nazionale anche altri aspetti drammatici; il numero ancora troppo alto di minori (62% circa) che fuggono dalle strutture (centri di accoglienza) e di cui i servizi perdono traccia, la percentuale che sfiora il 60% di coloro che  privi del permesso di soggiorno (quindi non registrabili)sono per questo particolarmente esposti ai rischi di reclutamento da parte delle organizzazioni criminali.

La ricerca, che inaugura la Collana “Studi e ricerche Anci” per le edizioni de Il Mulino, rappresenta una novità editoriale, che offre una lettura complessiva del fenomeno dei minori non accompagnati: il contesto europeo, la normativa italiana, la presa in carico da parte dei Comuni, e infine un approfondimento qualitativo sulle pratiche di accoglienza.