La commovente storia di Maria. Disabile e figlia adottiva laureata con 110 e lode. Con una tesi sull’adozione.

Nel suo elaborato una testimonianza eccezionale della bellezza del rapporto adottivo. E ora vuole dedicarsi ai bambini

Il miracolo dell’adozione è anche nella storia di Maria Angeloni. Una 30enne ragazza disabile di Macerata, arrivata alla laurea con lo strabiliante voto finale di 110 e lode. La particolarità sta, però, nel tema della sua tesi. Che non è un argomento qualunque. Non è, cioè, la solita e (noiosa) ricerca che porta a semi-scoperte. No. L’argomento scelto da questa ragazza coraggiosa riguarda la sua stessa vita: l’esperienza di adozione appunto.

Sì, perché Maria Angeloni è una figlia adottiva. Fu adottata da papà Maurizio e mamma Luciana (purtroppo scomparsa due anni fa) quando aveva soltanto quattro mesi. Con loro ha stabilito un legame speciale.

“Devo tanto a loro – ha spiegato la neo-laureata a Il Resto del Carlino, che l’ha intervistata e nei ringraziamenti della tesi ho messo innanzitutto babbo e mamma per i momenti passati insieme, in particolare per i viaggi. Ho inserito anche la filastrocca, ‘Stella stellina’, che mamma mi cantava sempre da bambina assieme all’orsetto rosa Pippi”.

Un amore che Maria ha trasmesso nel suo elaborato (che ha commosso anche la commissione giudicante) dal titolo “Come raccontare l’adozione ai bambini attraverso un’esperienza”. E, proprio ai bambini, Maria vorrebbe ora dedicare la sua futura vita professionale. Il suo sogno, infatti, è quello di diventare educatrice di nido. “Il mio sogno resta sempre lo stesso: lavorare con i bambini”, spiega.

Per il momento un traguardo lo ha già raggiunto: testimoniare nel migliore dei modi la bellezza e l’unicità dell’adozione.

E già questo è un risultato eccezionale.