La Francia rafforza il progetto volontari per l’adozione. L’Italia resta a guardare.

foto Marco e JuanLa Francia ha dato grande slancio al progetto dei volontari per l’adozione internazionale, un’originale iniziativa per dare linfa al sistema. Si tratta di giovani impegnati in interventi di solidarietà e missioni destinate a porre le condizioni per garantire una famiglia ai bambini abbandonati che vivono nei Paesi in via di sviluppo; il primo gruppo è partito a fine gennaio 2009 per la Cambogia e in meno di un anno l’attività si è estesa al Burkina Faso, Etiopia, Guatemala, Haiti, Madagascar, Mali, Vietnam. A ogni volontario spetta il compito di condurre missioni sul campo per un periodo compreso tra uno e due anni.

A quasi dodici mesi dalla partenza del primo gruppo, il Ministero degli Affari esteri ha promosso, giovedì 17 dicembre al Quai d’Orsay, un incontro per condividere e scambiare buone pratiche ed esperienze realizzate dai volontari.

Il progetto dei volontari si inserisce nell’ambito della Riforma del sistema adozioni francese promosso dal Ministro degli Esteri Bernard Kouchner.

Un progetto importante, che intende istituzionalizzare una figura su cui enti italiani come Ai.Bi. puntano da anni. Avere un gruppo di giovani che, insieme al personale locale, lavora ogni giorno per garantire ai bambini abbandonati una famiglia – locale o straniera – è ciò che permette agli enti di operare nella massima trasparenza per garantire il diritto dei bambini alla famiglia.

E’ il governo italiano cosa sta facendo per riconoscere e dare slancio alla figura del volontario per l’adozione internazionale?

Per ora resta a guardare.