La solidarietà nasce dalla conoscenza: un incontro su “Quel che resta della Siria”

quel che resta200Da ormai tre anni la Siria è lacerata da un sanguinoso conflitto di cui non si intravede la fine, travolta da una catastrofe umanitaria di proporzioni inimmaginabili. Per colmare il deficit di informazione sulla situazione nel Paese, è stato organizzato un incontro pubblico dal titolo “Quel che resta della Siria”, che si svolgerà venerdì 21 febbraio presso il Palazzo della Filanda (Piazza Libertà) di Cornaredo. Patrocinato dall’omonimo Comune e dalla Provincia di Milano, l’iniziativa è organizzata dall’associazione Il Cuore in Siria, con la partecipazione di Ai.Bi. Amici dei Bambini, Amnesty International e Unicef.

L’idea del progetto Il Cuore in Siria è nata nel mese di luglio dall’incontro di  tre amici, già singolarmente impegnati a vario titolo nella raccolta di aiuti umanitari. Così,  Claudia Ceniti (bancaria milanese), Paola Francia (giornalista freelance di Forlì) e Pietro Tizzani (funzionario dell’Arma dei Carabinieri con esperienza in Kosovo) , hanno deciso di unire le proprie energie in unico progetto di solidarietà. Una sinergia naturale, proveniente “dal basso”; un incontro, appunto, “di cuore”, che vuole sostenere il popolo siriano attraverso la raccolta di medicinali e attrezzature mediche, rivolgendo particolare attenzione verso  i più piccoli, con l’invio di giochi e materiale didattico. Perché i bambini in Siria hanno perso il diritto di essere bambini. L’associazione verrà fondata ufficialmente nel pomeriggio di venerdì, ma a livello concreto tanto ha già fatto: ad oggi sono due le ambulanze inviate in Siria cariche di attrezzature mediche.

Inoltre, “poiché ogni attività umanitaria nasce dalla conoscenza – spiega una delle fondatrici, Paola Franciasvolgiamo una attività di informazione a più livelli”. Lo hanno fatto, ad esempio, in tre scuole milanesi: è infatti dalla consapevolezza dei fatti accaduti che – citando Madre Teresa di Calcutta – “possiamo fare piccole cose con grande amore”.

L’occasione per una informazione completa volta alla sensibilizzazione di un vasto pubblico, sarà il convegno di venerdì 21 febbraio “Quel che resta della Siria”. Per Il Cuore in Siria interverranno inizialmente Claudia Ceniti e Paola Francia , mentre l’incontro sarà introdotto da Novo Umberto Maerna, vice presidente e assessore alla Cultura della Provincia di Milano. Joshua Evangelista, responsabile editoriale della rivista Frontiere News, medierà gli interventi della giornalista italo-siriana Susan Dabbous, sequestrata in Siria nell’aprile del 2013 con altri tre giornalisti italiani, e di Gaspare Urso del Giornale di Sicilia.

Per Ai.Bi. sarà presente Stefano Crespan, che illustrerà il progetto Bambini in Alto Mare – Emergenza Siria, a favore di decine di villaggi nella provincia di Idlib, nel nord del paese. Gli interventi realizzati da Ai.Bi., al momento, riguardano il sostegno alle famiglie povere che accolgono orfani di guerra e un supporto medico attraverso 4 cliniche, di cui una nelle vicinanze del campo profughi. Sono in fase di consegna un centinaio di scatole di medicinali donate proprio da Il Cuore in Siria. A fare il punto sulla crisi umanitaria e dei diritti umani, ci saranno poi Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia e Antonio Scordia, membro del Coordinamento Medio Oriente e Nord Africa della Sezione Italiana di Amnesty International. Sarà inoltre allestita la mostra fotografica di Orazio Truglio, con gli scatti realizzati al campo profughi di Babal-Salam.