L’adozione di fratelli. Un seminario gratuito per capire le dinamiche psicologiche con Ai.Bi.

Si svolgerà il 5 luglio a Cagliari e sarà condotto dalla dottoressa Marcella Griva

Tra le infinite liste di minori dichiarati adottabili dall’estero, giungono diverse fratrie, cioè gruppi di fratelli in stato di abbandono, che attendono una famiglia che li accolga. Ma l’adozione di fratelli cosa può comportare per una coppia di genitori adottivi? Quali sono le difficoltà ma anche le possibili soddisfazioni che si possono incontrare in casi di questo tipo? E quando invece si tratta di adottare un minore che entra in una famiglia con figli naturali già presenti?

Per chiarire gli aspetti, soprattutto psicologici, relativi a queste peculiari fattispecie di adozione, Fondazione Ai.Bi. insieme ad Ai.Bi. – Amici dei Bambini ha organizzato un seminario gratuito di formazione dal titolo “L’adozione di fratelli. Risorsa o criticità?” che si terrà venerdì 5 luglio, nella sede Ai.Bi. di Cagliari, in via Monsignor Giuseppe Cogoni 7° a partire dalle ore 17.30. L’evento è destinato a futuri genitori adottivi, coppie in attesa, insegnanti di scuola e operatori sociali.

Il seminario sarà condotto dalla psicologa e psicoterapeuta Marcella Griva, consulente proprio di Ai.Bi. e si propone di affrontare il tema da un punto di vista delle dinamiche psicologiche della fratellanza biologica e adottiva, oltre a quelle inerenti la formazione di un gruppo familiare, la genitorialità condivisa e la fratellanza allargata.

Perché un seminario sui fratelli in adozione? – spiega la dottoressa Griva – Perché accogliere due o più fratelli implica certamente un livello maggiore di complessità per questo è importante aiutare le coppie a riflettere su questo tema verificando realmente le proprie disponibilità. Però è anche indubbio che i fratelli condividono esperienze, ricordi ed emozioni significative per cui la fratellanza può essere considerata una risorsa affettiva e di sostegno nel cambiamento e nel passaggio alla famiglia adottiva in grado di bilanciare la complessità. A patto, però, che i genitori siano ben preparati a questo tipo di accoglienza”.

Per partecipare sarà necessario scrivere a cagliari@aibi.it o contattare il numero 3356256579.