Dalla Legge 104 alla Legge 106: più permessi e nuove garanzie per i lavoratori fragili

La Legge 106 amplia le tutele per chi è malato, disabile o assiste un familiare: tra le novità, più ore retribuite per le cure e la conferma del diritto al congedo prolungato

Dal prossimo gennaio entreranno in vigore le modifiche alla Legge 104 del 1992 introdotte dalla Legge 106 del 18 luglio 2025. Si tratta di un pacchetto di interventi che amplia i diritti di chi vive con una disabilità o una malattia cronica, oncologica o invalidante, ma anche di chi presta assistenza a familiari nelle stesse condizioni. Le novità principali riguardano l’aumento dei permessi retribuiti e la conferma del congedo straordinario fino a due anni.

Dieci ore in più di permessi retribuiti

L’articolo 2 della nuova legge introduce dieci ore aggiuntive di permesso retribuito all’anno per chi necessita di cure mediche, visite specialistiche o trattamenti terapeutici. Queste ore si sommano ai tre giorni mensili già previsti dalla Legge 104 e vengono retribuite con le stesse modalità della malattia ordinaria. Nel settore privato, l’indennità sarà anticipata dal datore di lavoro e poi rimborsata dall’Inps.
I beneficiari sono i lavoratori pubblici e privati affetti da malattie oncologiche in fase attiva o in follow-up precoce, persone con patologie croniche o invalidanti – anche rare – con invalidità pari o superiore al 74%, e i genitori di minori nelle stesse condizioni. Per accedere ai nuovi permessi sarà necessario un certificato medico che attesti la patologia.

Congedo straordinario di due anni per i lavoratori malati o invalidi

La Legge 106 conferma e amplia la possibilità di usufruire di un congedo straordinario fino a 24 mesi per i lavoratori affetti da gravi patologie. Durante il periodo di assenza il posto di lavoro è garantito, ma non è prevista retribuzione né la maturazione di ferie o Tfr. È possibile tuttavia riscattare il periodo ai fini pensionistici con versamenti volontari. Al rientro, il lavoratore mantiene la propria posizione e può ottenere priorità nello smart working, se compatibile con la mansione svolta.

Tutele per autonomi e professionisti

Una novità significativa riguarda anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti, che potranno sospendere parzialmente l’attività per motivi di salute fino a un massimo di 300 giorni all’anno. La sospensione dovrà essere documentata con certificazione medica caricata nel fascicolo sanitario elettronico.

Con la Legge 106, il sistema delle tutele per le persone con disabilità e malattie gravi compie un passo importante verso una maggiore equità e inclusione, estendendo diritti che fino a oggi erano riservati quasi esclusivamente ai lavoratori dipendenti.