L’Italia si svuota: natalità ai minimi storici

I dati dell’Istat mostrano un calo delle nascite in Italia, nel 2022 e nel primo semestre del 2023. Solo un lieve recupero dei primogeniti dopo la pandemia

L’Italia è un Paese sempre più vecchio e con meno bambini. Lo confermano i dati dell’Istat su natalità e fecondità della popolazione nel 2022, che mostrano un calo delle nascite sia tra i cittadini italiani sia tra gli stranieri. Il trend negativo continua anche nel primo semestre del 2023, facendo temere una situazione ancora più critica.

I dati dell’indagine

Nel 2022 sono nati 393.333 bambini, un calo dell’1,7% rispetto al 2021 e il dato più basso dall’Unità d’Italia.
Il numero medio di figli per donna in età fertile è sceso a 1,22, con una differenza tra le italiane (1,18) e le straniere (1,87). La diminuzione delle nascite è dovuta soprattutto al calo delle coppie di genitori entrambi italiani, che hanno messo al mondo solo 311.117 figli. Anche il contributo degli stranieri si riduce: i bambini nati da genitori in cui almeno uno è straniero sono stati 82.216, il 21% del totale, ma quasi 26mila in meno rispetto a dieci anni fa.

Le possibili cause

Questa decrescita potrebbe dipendere da diverse cause, tra le quali la diminuzione della popolazione femminile in età feconda, l’età più elevata in cui si ha il primo figlio (31,6 anni) e le condizioni di vita e di lavoro poco favorevoli alla natalità.
Il crollo delle nascite è proseguito anche nel primo semestre del 2023, con un ulteriore calo del 2%, vale a dire 3.500 bambini in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il recupero delle nascite dei primogeniti

Un dato positivo però riguarda il recupero delle nascite dei primogeniti, che nel 2022 sono stati il 49% del totale, il 3,2% in più rispetto al 2021. Si tratta di coppie che hanno realizzato il loro desiderio di avere un figlio dopo averlo rimandato a causa della pandemia di Covid. Tuttavia, questo effetto potrebbe essere temporaneo: i secondogeniti nello stesso periodo sono calati del 6%, indicando una difficoltà a consolidare i progetti familiari.
L’Italia si conferma così un Paese con una popolazione sempre più anziana e una società sempre più diversa dal punto di vista dei modelli familiari.
La percentuale di nascite fuori dal matrimonio riguarda ormai il 41,5% dei neonati, in aumento dal 39,9% del 2021. Se i genitori sono entrambi italiani la percentuale sale al 44,7%, mentre se sono entrambi stranieri scende al 34%. Tra i giovani la tendenza è ancora più marcata: tra chi diventa madre prima dei 24 anni il 54,6% non è sposata.