Lorenzin: “Estendere il bonus bebè a 5 anni: primo passo nella lotta alla denatalità”

lorenzinEstendere da 3 a 5 anni il bonus bebè per i neonati e i figli adottivi. È l’idea del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, lanciata in occasione della presentazione del primo Piano nazionale per la fertilità. La misura avrebbe l’obiettivo di incoraggiare le coppie a fare o adottare figli, invertendola tendenza che vede l’Italia detenere il poco invidiabile record europeo di bassa natalità. In un Paese sempre più anziano, quindi, il sostegno economico alle famiglie che fanno o adottano figli sarebbe un primo passo concreto. Non certo sufficiente da solo a invertire la tendenza, ma pur sempre un segnale importante nel quadro delle politiche governative di prevenzione e di aiuto sui temi della riproduzione.

Attualmente il bonus esiste già, ma si applica solo per i primi 3 anni di vita del neonato e per lo stesso periodo dall’ingresso in famiglia del figlio adottivo. Vale 80 euro al mese, quindi 960 all’anno, per i nuclei con reddito certificato Isee (Indicatore della situazione economica equivente) non superiore ai 25mila euro annui e raddoppia a 160 euro mensili (1.920 annui) se l’Isee è inferiore a 7mila euro. I nuclei interessati sono quelli che mettono al mondo o adottano un figlio dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017.

Anche se estesa da 3 a 5 anni, la misura non concorrerebbe alla formazione del reddito e quindi sarebbe cumulabile alle altre forme di sostegno alla famiglia previste dal governo.

La concreta sostenibilità dell’intervento andrà stabilita con un confronto tra i vari ministeri interessati, ma probabilmente la possibilità di estendere il bonus sarà un argomento su cui i parlamentari del Nuovo Centrodestra insisteranno non poco.

“Solo un approccio sanitario sulla questione della fertilità non risolve i problemi – ha affermato il ministro Lorenzin spiegando la sua proposta – perché c’è una carenza di servizi, le donne sono poco occupate e servono misure di sostegno alla famiglia. Da qualche parte, però, dovevamo iniziare”. E il prolungamento del bonus bebè, in quest’ottica, rappresenterebbe un primo passo.

È da segnalare che oggi le coppie procreano sempre più tardi, mediamente 10 anni dopo i loro coetanei di 20 anni fa, e una coppia su 5, pur volendo, non riesce ad avere figli.

 

Fonte: Il Sole 24 Ore