La lotta per la vita della piccola Indi Gregory – AGGIORNAMENTO

I medici inglesi dichiarano che la condizione della neonata sia irreversibile e che le sue sofferenze siano insopportabili, ma i genitori lottano per portarla in Italia e tenerla in vita. La bambina sarà trasferita in Italia 

Indi Gregory è una neonata inglese di 8 mesi che soffre di una grave malattia mitocondriale incurabile. I suoi genitori vorrebbero portarla in Italia per continuare a tenerla in vita con il supporto delle macchine, ma la giustizia britannica glielo impedisce.
Il caso di Indi riapre il dibattito sul diritto alla vita e sul ruolo dei medici e dei giudici nelle decisioni sul destino dei bambini malati.
I medici ritengono che la sua condizione sia irreversibile e che le sue sofferenze siano insopportabili. Per questo hanno deciso di staccare la spina che la tiene in vita, con il consenso della corte.

La battaglia legale dei genitori

I genitori di Indi, Claire Staniforth e Dean Gregory, non si rassegnano a perdere la loro bambina e si oppongono alla decisione dei medici. Si sono rivolti al Christian Legal Centre, un’organizzazione che difende i diritti dei cristiani, per cercare di ottenere il trasferimento di Indi in Italia, dove il Bambino Gesù di Roma si è offerto di accoglierla e di assisterla. Il Bambino Gesù aveva già fatto la stessa proposta per altri due bambini inglesi, Charlie Gard e Alfie Evans, morti nel Regno Unito dopo che la corte aveva negato il loro trasferimento.

La decisione della corte

L’Alta corte inglese, a cui la coppia si era rivolta, per ottenere permesso a trasferire la bambina a Roma, ha respinto la richiesta, sostenendo che il trasferimento in Italia non sarebbe nell’interesse della bambina e che le causerebbe ulteriori sofferenze.

Aggiornamento. Il Cdm concede d’urgenza la cittadinanza italiana alla bambina

Lunedì 6 novembre. Il Consiglio dei ministri convocato d’urgenza ha conferito la cittadinanza italiana alla piccola Indi che ora potrà essere trasferita al Bambino Gesù di Roma.

“Sono orgoglioso che mia figlia sia italiana”, ha commentato il padre. “Grazie di cuore al governo e al popolo italiano, da voi speranza e fiducia nell’umanità. Dio vi benedica”.

Aggiornamento. Stop ai supporti vitali per Indi

Giovedì 9 novembre. Il giudice inglese non fa un passo indietro. Per non prolungare la sofferenza della bambina, con cure palliative giudicate inutili e dolorose dai sanitari dell’ospedale di Nottingham, dove è ricoverata, ha deciso di staccare il supporto vitale.
Inoltre, giudice ha deciso che non è nell’interesse della bimba essere trasferita nemmeno a casa. L’atto finale che dovrà avvenire in un hospice.
L’interruzione dei supporti vitali, che doveva avvenire giovedì 9 novembre, è slittata a venerdì 10.