Macerata. “Come saltano i pesci”, un film che insegna a confrontarsi con la forza e i limiti di ogni famiglia

Come_saltano_i_pesci-251231267-large

La famiglia per quello che davvero rappresenta. Non solo una bella frase ma anche scene significative, che restano. Esce nelle sale, il 31 marzo, il nuovo film diretto da Alessandro Valori: “Come saltano i pesci”. Una trama non scontata, votata al ”politically correct” e che ora viene portata sul grande schermo, con un alternanza di momenti di ilarità e di riflessione, secondo il flusso naturale della vita.

Valori ha affidato il ruolo principale a Simone Riccioni. Nato nel 1988 in Africa dove i genitori erano volontari, Riccioni è cresciuto nella Famiglia Salesiana di Macerata. E’ da queste origini che ha imparato a distinguere i veri valori, quelli che ora interpreta nelle sale cinematografiche nei panni del protagonista Matteo, a cui presta il suo viso e il suo temperamento. Al centro di tutto c’è la famiglia vera, quella con la quale gli spettatori vogliono confrontarsi: “Come saltano i pesci non parla di un nucleo familiare canonico, non è quello del Mulino Bianco – spiega Simone –. Quella che vedrete sullo schermo è una famiglia reale in cui, come in tutte le case, ci sono problemi, difficoltà e, allo stesso tempo, amore e comprensione”.

Il film “made in Marche” regalerà sorrisi e riflessioni. “L’idea che il film vuole comunicare è quella di essere liberi di fare qualche cosa di bello e di non preoccuparci del giudizio altrui – afferma Simone –. Come i pesciolini, bisogna essere uniti per uscire fuori dalle regole, sfondare un muro oltre il quale trovare sempre qualcosa di incoraggiante”.

La famiglia è un saldo punto di riferimento. Ma come reagire se insorgono i problemi? “Tantissime persone possono pensare che la felicità non esista, ma io ho conosciuto gente realmente felice, nonostante la presenza di problemi, e mi aggrappo al loro esempio” – dichiara Simone ripercorrendo le sue origini.

Insomma, un film da divulgare soprattutto fra i giovani. “Se si ha voglia di sognare, di saltare fuori dalle reti e fare gruppo per creare qualcosa di buono – conclude l’attore maceratese – bisogna crederci, lottare e raggiungere i propri obiettivi, perché qualsiasi cosa siamo chiamati a fare nella vita, quale sia la nostra ‘vocazione’, l’importante è realizzarla con amore e passione”.

 

 

Fonte: Emmaus, sito di informazione della diocesi di Macerata.