Macerata, quale tutela per l’adozione e l’affido?

affido yesPorre il bambino al centro di tutte le decisioni politiche e sociali che riguardano la sua tutela. È questa l’unica strada da percorrere affinché i soggetti che si occupano di infanzia nel nostro Paese riescano a trovare il coraggio di effettuare le riforme necessarie e doverose, superando gli attuali limiti del sistema di difesa dei cittadini più giovani.

Di tutto ciò si parlerà martedì 29 aprile a Macerata, nel corso del convegno intitolato Adozione e affido: quale tutela?, organizzato da La Goccia onlus, in collaborazione con l’Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie. Il seminario inizierà alle ore 21 e si svolgerà presso la sala conferenze dell’Hotel Grassetti Piediripa.

Toccherà al giornalista Luca Romagnoli moderare gli interventi dei vari relatori. La serata sarà aperta dalla professoressa Lina Caraceni che farà il punto sul quadro normativo relativo agli istituti dell’affido e dell’adozione, mettendo in luce sue criticità. A seguire prenderà la parola l’avvocato Alessandra Perticarà che spiegherà L’affido a rischio giuridico tra teoria e prassi. Sarà poi la volta del presidente de La Goccia onlus, Paolo Carassai che proporrà un excursus su 13 anni di storia tra affidi e adozioni. Quindi la dottoressa Frida Tonizzo, rappresentante dell’Anfaa, porterà l’esperienza della sua associazione in particolare in relazione alla tutela della continuità degli affetti. I disturbi dell’attaccamento e della personalità saranno infine oggetto dell’intervento del neuropsichiatra infantile Maurizio Pincherle.

Obiettivo del seminario sarà quello di sensibilizzare la società e le istituzioni affinché si crei una rete sociale, capace di promuovere l’interazione e l’integrazione di tutte le parti coinvolte nei processi formativi e di crescita dei minori. Dalle diverse esperienze di accoglienza di cui si discuterà nel corso della serata si proverà a definire delle “buone prassi” per promuovere una vera cultura dell’accoglienza. Per fare ciò è necessario superare le attuali difficoltà, a cominciare da una cornice normativa complessa che non sempre mette al centro le esigenze dei bambini: percorsi burocratici lunghi e dolorosi per le coppie disponibili ad accogliere, scarse risorse per sostenere le scelte di queste coppie, provvedimenti non rispondenti ai reali bisogni dei minori.

 

Fonte: Vivere Macerata