Mancata ratifica Convenzione Aja ’96: Germania batte Italia 17 a 0

La Germania venerdì 17 settembre ha ratificato la Convenzione de L’Aja del 1996, ovvero il principale strumento di tutela dei minori in difficoltà familiare (ad eccezione dell’adozione internazionale). E’ una Convenzione fondamentale, che permetterà alla Germania di sbrogliare una matassa che oggi impedisce a migliaia di minori abbandonati di essere figli. Si applica, infatti, ai provvedimenti che riguardano bambini e adolescenti “ostaggi” di sistemi giuridici nazionali che non dialogano fra loro (minori provenienti da Paesi colpiti da calamità naturali, minori in affido internazionale, minori con provvedimento di kafala). L’esempio più eclatante è proprio quello che riguarda il riconoscimento della kafala, la più alta forma di protezione dell’infanzia abbandonata nei Paesi dell’Islam. Dai prossimi mesi quindi la Germania sarà uno degli Stati che potrà dare accoglienza a questi bambini in difficoltà familiare.

L’Italia invece è ferma al palo. Non solo fa parte del gruppo dei Paesi “ritardatari” nel processo di ratifica, ma è anche l’unico a non rispondere alle sollecitazioni delle istituzioni europee rispetto alla ratifica di una Convenzione definita dallo stesso Consiglio dell’Unione Europea di “rilevanza comunitaria”. A giugno era stata inviata alla rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione Europea una lettera in cui si chiedevano aggiornamenti rispetto allo stato di ratifica della Convenzione. Nessun segnale dal nostro Governo.

Intanto a Bruxelles cresce il numero dei Paesi che hanno comunicato alle istituzioni europee la ratifica della Convenzione de L’Aja del 1996. Il governo di Berlino non è stato l’unico ad attivarsi: sono 4 i Paesi che nell’arco degli ultimi 60 giorni hanno seguito le raccomandazioni dell’UE e si sono unite al gruppo dei Paesi ratificanti (Romania, Spagna, Lussemburgo, Polonia).

Perfino Paesi come la Romania, che hanno politiche sociali che non tutelano pienamente l’infanzia in difficoltà familiare, hanno imboccato la strada della disciplina del trattato.