Mazzarotto (Regione Lazio): “A Gabicce confronto a tutto campo con Spagna e Francia per capire come arginare il crollo delle adozioni”

gabicce convegno“Il convegno internazionale sarà un’occasione importante per confrontarsi non solo con le realtà italiane ma anche e soprattutto con quelle degli altri Paesi: un dialogo a 360 gradi che ci metterà nelle condizioni di capire meglio come affrontare e arginare il crollo delle adozioni internazionali”. Ne è certo Antonio Mazzarotto, Direzione Politiche Sociali Area Sostegno a Famiglia e Minori, della Regione Lazio, uno dei relatori del convegno internazionale “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza” organizzato da Ai.Bi. (Amici dei Bambini) e che si svolgerà il 26 e 27 agosto a Gabicce Mare (PU).

Un appuntamento a cui rappresentanti di Famiglie adottive, Enti Autorizzati e politici, rappresentanti dei Paesi esteri d’origine e dei Paesi accoglienti si stanno preparando alacremente e che Ai.Bi. seguirà  con news e interviste  che saranno pubblicate ogni giorno fino al giorno del Convegno e che saranno raccolte nello speciale “Verso Gabicce 2015. Convegno adozioni internazionali in cerca di futuro”: uno spazio dedicato nel sito www.aibi.it. Articoli e news in cui saranno anticipate le tematiche che saranno ulteriormente sviluppate dai protagonisti del convegno internazionale il 26-27 agosto a Gabicce.

Oggi abbiamo intervistato Antonio Mazzarotto, Direzione Politiche Sociali Area Sostegno a Famiglia e Minori, della Regione Lazio.

La Regione Lazio ha avviato delle convenzioni con l’agenzia piemontese Arai, nell’ottica di uno sviluppo di un Servizio Pubblico Regionale per le adozioni. Quale nuovo ed efficace contributo ritiene che possa offrire l’ente pubblico alle coppie che vogliono adottare?

La Regione Lazio ha firmato la convenzione con l’ARAI nel 2012, ma solo dal 2013 sta dando concreto impulso allo sviluppo del servizio pubblico. Mi sembra che in determinati contesti la presenza di un servizio pubblico di qualità, nel campo delle adozioni internazionali, possa giovare a tutto il sistema. Molte coppie si rivolgono preferenzialmente al servizio pubblico, dal quale si sentono maggiormente tutelati e garantiti, esattamente come vi sono altrettante coppie che preferiscono, per sensibilità o cultura, riferirsi ad associazioni o enti autorizzati privati con cui condividano un rapporto fiduciario. I due elementi principali che, secondo me, determinano in alcuni questa opzione preferenziale verso il servizio pubblico, sono:   la garanzia di totale autenticità e trasparenza delle informazioni  sia sugli aspetti amministrativi, sia su quelle, ancor più delicate, sullo status personale del bambino/bambina da adottare. Cioè quello che negli enti autorizzati è legato alla serietà e alla qualità del singolo (della associazione, del personale, ecc.) nel servizio pubblico è intrinsecamente garantito dalla istituzione. Il secondo motivo è l’accessibilità all’adozione internazionale a costi calmierati e dunque sostenibili a fasce crescenti di coppie, altrimenti esclusi per motivi economici (e questo, nel medio periodo, produce più e migliori probabilità di abbinamento per i bambini)

Il tentativo della Regione Lazio di reagire all’attuale crisi dell’adozione internazionale rimane però, al momento, un’esperienza isolata. Che cosa trattiene, secondo lei, le altre Regioni a intraprendere un analogo tentativo?

Ogni contesto territoriale è diverso dagli altri, e ben si comprende che ogni Regione abbia bisogni diversi del territorio cui cerca di rispondere. In parte dipenderà dalla presenza degli Enti autorizzati, che non sono presenti in modo omogeneo sui diversi territori, e che porterà le Regioni più scoperte ad avere più urgenza a garantire un proprio servizio. Comunque già 5 Regioni si sono già attivate nel senso del servizio pubblico, ed altre si stanno concretamente muovendo nella stessa direzione.

Qual è il valore aggiunto di un convegno internazionale come quello di Gabicce del 26-27 agosto?

Il confronto con i vari Paesi è molto utile se non fondamentale: il convegno internazionale di Gabicce è un’occasione che ci permetterà di analizzare il “fenomeno” della crisi delle adozioni internazionali da più punti di vista. Capire come è stata vissuta in Francia, Spagna, dai Paesi accoglienti e quelli di origine dei bambini è la chiave di volta per ‘uscire’ dai confini italiani e allargare i nostri orizzonti. Un confronto costruttivo che può suggerire quella quel ‘quid’ grazie al quale tornare a ridare fiducia alle famiglie riavvicinandole così alle adozioni internazionali.

Questi e non solo, sono i temi  che saranno trattati e sviscerati nel corso del Convegno di Gabicce: una pluralità di tematiche e voci a confronto alla ricerca di una soluzione. Iscriviti al convegno: clicca qui e dì la tua sul delicato tema delle adozioni internazionali.