Mezzano (Mi), un week end di formazione per scoprire che significa aprire una casa famiglia

casa-famiglia41Amici dei Bambini allarga i suoi spazi per l’accoglienza dei minori in difficoltà. All’orizzonte, infatti, c’è l’apertura di una nuova casa famiglia. A questo scopo, sabato 7 e domenica 8 novembre, Ai.Bi. propone un week end alla scoperta di questa forma di accoglienza familiare temporanea. La due giorni di formazione è destinata alle coppie sposate con figli, provenienti da tutta Italia, che sognano di diventare una famiglia numerosa e speciale.

La sede centrale di Amici dei Bambini, in via Marignano 18, a Mezzano di San Giuliano Milanese (Mi), ospiterà quindi un vero e proprio corso di formazione alla scoperta delle case famiglia. A introdurre le famiglie interessate nel complesso e affascinante mondo di questa forma di accoglienza sarà lo stesso personale di Ai.Bi.: le pedagogiste Valentina Bresciani e Maria Galeazzi e la psicologa e psicoterapeuta Ileana Pistoni.

Dopo la presentazione di Ai.Bi. e delle sue attività in Italia e nel mondo, il corso si concentrerà sui temi dell’accoglienza familiare temporanea e della situazione dei minori fuori famiglia. Si passerà poi ad analizzare l’iter per diventare genitori affidatari e la realtà delle case famiglia dal punto di vista normativo. Verrà quindi presentato il modello di casa famiglia secondo Ai.Bi., che comporta la presenza di una coppia di genitori con un’esperienza pregressa di affido o in cui almeno uno dei due sia un educatore provvisto di adeguato titolo. Infine, si passeranno in rassegna le varie figure professionali a sostegno delle coppie accoglienti: coordinatore, educatore, operatore socio-sanitario, volontario, psicologo.

Ma non sarà tutta teoria. Per il pomeriggio di sabato 7 novembre è prevista la visita alla “Tenda di Giobbe”, una delle case famiglia di Amici dei Bambini, dove le coppie interessate potranno visitare la struttura e raccogliere le testimonianze sia dei genitori che attualmente la gestiscono sia dell’educatrice che vi lavora. Questo al fine di comprendere appieno la sinergia che si deve creare tra i vari soggetti che operano presso una casa famiglia, in particolare i genitori e le figure professionali.