Il mistero dell’assegno unico. Perché il 25 % delle famiglie non ha fatto richiesta?

Dopo 4 mesi dall’entrata in vigore dell’Assegno Unico, l’INPS comunica che sono state inoltrate 6 milioni di domande per 9,1 milioni di figli. Un miliardo al mese i fondi erogati. Ma una famiglia su 4 non ha ancora fatto domanda

6 milioni di domande per 9,1 milioni di figli! Detta così, i numeri sembrerebbero indicare un discreto successo per l’Assegno Unico Universale, partito nel mese di marzo e che, dopo 4 mesi, ha chiuso la finestra di tempo entro la quale tutte le domande fatte, corredate di ISEE, hanno avuto diritto anche a ricevere gli arretrati. Da luglio in poi, infatti, l’Assegno Unico verrà erogato senza arretrati, a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.

6 milioni di domande per un miliardo al mese di incentivi

Ma si diceva dei numeri: notevoli, in termini assoluti; meno se si guarda al totale della platea: una famiglia su quattro, infatti, non ha ancora presentato la domanda e, dunque, ha perso il diritto ai primi 3 mesi di contributi che, anche solo parametrati al valore minimo (un solo figlio, con ISEE sopra i 40 mila euro o senza presentare l’ISEE), ammonta comunque a 200 euro.
In totale, secondo il primo Osservatorio statistico sull’Assegno unico universale comunicato dall’INPS, la misura è costata un miliardo al mese, con un importo medio mensile di 232 euro pagato a 1,6 figli per domanda presentata. L’importo medio per ciascun figlio è stato invece di 144 euro, ma quasi la metà dei figli per i quali è stato emesso l’assegno (per la precisione il 45%) ha ricevuto l’importo massimo (175 euro), essendo parte di nuclei con ISEE inferiore a 15 mila euro. Il 20% dei figli, invece, hanno ricevuto la cifra minima prevista, non avendo presentato l’ISEE insieme alla domanda.

Assegno Unico: un aiuto importante per le famiglie

Soddisfatto il commento riportato dal Corriere della Sera da parte della ministra per la famiglia Elena Bonetti: “Circa 6 milioni di nuclei famigliari, più dell’85% degli aventi diritto, riceverà la cifra massima dell’assegno: in questo momento drammatico con l’inflazione e il costo dell’energia che sale, anche questo strumento sta servendo alla tenuta sociale del Paese”.
Vero, ma se la platea di potenziali famiglie aventi diritto all’Assegno Unico era stimata in 7,2 milioni, significa che oltre un milione di nuclei non hanno ancora presentato domanda e, se lo faranno da luglio in poi, hanno comunque perso la possibilità di accedere agli arretrati. Come si dice in questi casi: bene, ma non benissimo.