Mosca: 2 marzo, le “Madri della Russia” scendono in piazza contro le adozioni internazionali

marciamamme100Gli Stati Uniti sono il primo fra i paesi in termini di abuso sui minori. Lasciare un bambino lì non è sicuro. È un mercato nero, un commercio di bambini”.

È duro il commento di Irina Bergset, coordinatrice del movimento “Madri della Russia” e una degli organizzatori della “Marcia per la Tutela dell’Infanzia” che si terrà a Mosca il 2 marzo per chiedere al Governo di bloccare ogni adozione internazionale, non solo verso gli Usa, ma anche verso gli altri paesi. “Vogliamo chiuderlo ora. Non è normale affidare i bambini alle famiglie gay, com’è stato consentito in Francia, o lasciare un bimbo in Italia, dove esiste legalmente la donazione di organi prelevati da minori”.

Gli organizzatori della marcia, non solo vogliono sospendere le adozioni internazionali, ma chiedono a gran voce il ritorno di Kirill Kuzmin, minore russo adottato da una famiglia americana e fratello del tristemente noto Maksim, ucciso dalla madre adottiva del Texas all’inizio di gennaio. (link news).

Molte sono le polemiche attorno a questo evento per diversi motivi, soprattutto perché si dice che sia stata organizzata dall’Amministrazione del Presidente russo, Vladimir Putin, sia per strumentalizzare la manifestazione nella “guerra USA-Russia” sulle adozioni, che per distrarre l’attenzione pubblica dalla marcia dell’opposizione al governo, organizzata lo stesso giorno, nella stessa città, per lanciare la campagna elettorale in vista delle elezioni municipali a Mosca.

Alcuni media hanno inoltre divulgato alcune rivelazioni secondo cui sarebbero stati offerti dei compensi a quanti parteciperanno alla marcia per i bambini; alcune organizzazioni pubbliche sarebbero state direttamente invitate a partecipare a questa manifestazione dalla Camera della Federazione Russa; e che l’azienda produttrice del materiale promozionale per questa marcia sia stata “sollecitata” da parte dell’Amministrazione del Presidente perché avesse assolutamente pronti questi materiali entro la data prevista per il 2 marzo. Tutte voci smentite categoricamente dagli organizzatori e dai promotori ufficiali della marcia.

Il capo dell’Associazione dei Comitati dei Genitori della Russia, Olga Letkova, ha dichiarato necessario focalizzarsi su una riforma completa del sistema delle adozioni in Russia. “Non solo il divieto è necessario, ma bisogna anche lavorare per ristabilire ordine in casa nostra… La società russa ha il dovere di prendersi cura dei suoi orfani”.

A sua volta, il capo dell’organizzazione interregionale “Salvare la famiglia,” Anna Kislichenko, ha fatto notare che “il prossimo passo dovrebbe essere quello di organizzare una conferenza, perché tutti possano esprimere le loro opinioni su quello che dovrebbe essere una politica della famiglia dello Stato“.

 

(Fonte: Trentino Russia)