Musica per i bambini abbandonati: l’intervista a Ettore che, con la moglie, suona per strada a sostegno di Ai.Bi.

Una coppia di musicisti piemontesi ha devoluto il ricavato delle loro esibizioni a favore dei progetti di Ai.Bi. per i bambini ucraini vittime della guerra. Un esempio di solidarietà e passione che vorrebbero condividere con altri artisti di strada

“Prima di tutto mi diverto! Se poi al divertimento si aggiunge la possibilità di aiutare il divertimento ha ancora più senso”.
Ettore ha 71 anni e con la moglie abita a Gavi, cittadina piemontese al confine con la Liguria, nota per il buon vino e i panorami dolci.
Ha devoluto il ricavato di alcune sue serate musicali a favore di Ai.Bi. per il progetto BAMBINIxLAPACE.

Suonare per i bambini ucraini

“Ho coinvolto mia moglie in queste esibizioni di strada, io suono la chitarra ed entrambi cantiamo – dice che ama e coltiva la musica fin da ragazzo – Quando abbiamo tempo, in modo saltuario, ci piace andare in giro a esibirci e spesso lo facciamo per una buona causa. Nel corso dell’anno parteciperemo a 5 o 6 concerti con un repertorio che spazia dai cantautori italiani come Jannacci o Gino Paoli a Bob Dylan. E poi amo molto suonare il blues”.
Come spesso capita, Ettore e sua moglie hanno conosciuto Ai.Bi. e la campagna BAMBINIxLAPACE in Ucraina con il passaparola.
“Una mia amica ci ha inoltrato una mail di Ai.Bi. che parlava di questa iniziativa.
Mi ha garantito sulla bontà della campagna e la serietà dell’associazione così appena è stato possibile abbiamo devoluto quanto raccolto per i bambini ucraini”.

On The Road per Ai.Bi.

Ettore è abituato a devolvere a favore di associazioni e per varie cause.
Per Ai.Bi. ha suonato a Novi Ligure, pochi giorni dopo l’inizio della guerra, a Milano, in piccoli centri in occasione di feste o sagre.
“Certo, a Milano è bello suonare perché è una città che ama gli artisti di strada – dice – è tutto ben organizzato per prenotare il proprio posto in strada o in metropolitana”.
L’entusiasmo di Ettore e sua moglie li accompagnerà dopo l’estate in alcune cittadine del Piemonte e a Milano per vari eventi benefici.
“Mi piacerebbe adesso lanciare un appello e coinvolgere altri musicisti di strada a favore dei progetti di Ai.Bi. – conclude Ettore – : sarebbe bello potersi mettere in contatto e organizzare un certo numero di serate in città diverse, organizzando una catena musicale di solidarietà”.

Francesca Mineo