Nadia Macrì: ma la vera vittima è il figlio

Nadia Macrì, la giovane reggiana che negli ultimi giorni è balzata agli onori della cronaca nazionale per le presunte relazioni con importanti uomini di governo, continua a rimanere al centro dell’attenzione mediatica, nonostante la disdetta in extremis della conferenza stampa in programma per oggi.

La storia di Nadia che viene fornita dai quotidiani nazionali è quella di una bella e sfuggente ragazza che all’età di 22 anni si è ritrovata con un figlio e senza un compagno. Una ragazza-madre diventata escort, per bisogno di soldi, che nel 2005 è stata poi arrestata con l’accusa di maltrattamenti al bambino, che all’epoca aveva solo un anno. A denunciarla pare siano stati i vicini di casa. La giovane si è fatta alcuni giorni di carcere e, una volta processata, è stata assolta (sentenza contro la quale il PM ha fatto ricorso: l’udienza sarà fissata a breve).

Perso il figlio, che da allora pare sia stato collocato in affidamento, senza un lavoro la vita di Nadia è entrata in una fase di piena turbolenza. Serate eccessive che l’hanno portata a frequentare importanti giri, e il resto è pura tristezza…

Dinanzi al racconto di questa vita, la vera domanda che resta da farsi è: chi pensa a suo figlio? Com’è possibile che la legge italiana abbia permesso ad un minore di vivere per ben cinque anni lontano dalla madre naturale e senza una famiglia stabile? E’ di tutta evidenza il fallimento di una legge – la n. 184/1983 e successive modifiche – che invece di proteggere, come dovrebbe, i minori in difficoltà familiare li condanna nel limbo di un affidamento sine die e senza alcuna speranza di comprendere se e quando la precarietà della vita della madre avrebbe trovato fine.

Che le accuse a carico di Nadia siano o meno fondate poco importa, perché le lungaggini processuali del nostro Paese non giustificano l’assenza di un genitore né la privazione di una vita familiare stabile nel corso di cinque lunghi anni in cui – la stessa Nadia avrebbe riferito – madre e figlio non si sono mai più visti. Perché questo minore non è stato dichiarato adottabile?

L’unica e vera vittima di questa strana situazione è il bambino rimasto nell’ombra e non certo gli illustri politici coinvolti in storie di relazioni clandestine né la giovane madre che ora fa la ragazza immagine per i locali della movida emiliana.