Nell’abbandono non muore la speranza di una nuova famiglia

lazzaro-resurrezioneSi rinnova anche in questo mese di aprile la consolidata tradizione secondo cui le famiglie adottive e affidatarie della comunità La Pietra Scartata si ritrovano il primo sabato di ogni mese a recitare insieme il Santo Rosario per i bambini abbandonati di tutto il mondo. Per il mese di aprile, il commento e la preghiera che accompagnano il brano del Vangelo di Matteo sono a cura dei coniugi Vilma e Sergio Barel della comunità La Pietra Scartata del Friuli Venezia Giulia.

Con l’episodio della resurrezione di Lazzaro, Gesù mette tutti davanti alla prova più difficile: quella della morte. E di fronte alla fede di Marta, Egli dà corpo alle speranze di avere il fratello ancora in vita. È la fede nella vita che abbiamo visto negli occhi dei bambini abbandonati quando di fronte alla morte della speranza, qual è l’abbandono, trovano le forze e la “risurrezione” in una nuova famiglia.

 

Vangelo secondo Giovanni (Gv 11, 3-7.17.20-27.33b-45)

In quel tempo, le sorelle di Lazzaro mandarono a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Marta, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?» CONTINUA A LEGGERE

 

COMMENTO

Gesù, il figlio di Dio, mette tutti alla prova, alla prova più difficile, quella di fronte alla morte. E Gesù di fronte alla fede di Marta, da corpo alle speranze di avere il fratello ancora in vita. La fede contro la morte. “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?»: questa è la sfida che ci pone tutti i giorni Gesù. È la fede nella vita che abbiamo visto negli occhi dei bambini abbandonati quando di fronte alla morte della speranza, qual è l’abbandono, trovano le forze e la “risurrezione” in una nuova famiglia. “Se anche tua madre ti avesse abbandonato, io non ti  abbandonerò mai” troviamo in altri passi delle sacre scritture. Di fronte alle grandi sofferenze del mondo, alla nostra pochezza e alla nostra incapacità e debolezza, dobbiamo continuare ad avere fede in Dio e nel Suo Figlio prediletto. Abbandoniamoci davvero come hanno fatto i nostri figli, a Lui, alla sua volontà, mettendoci a sua disposizione, diventando suo strumento nel mondo. Facciamo come Marta e rispondiamo come lei “Si Signore, io credo”.

 

PREGHIAMO

 

Nel 1° mistero gaudioso si contempla l’Annunciazione dell’Angelo a Maria.

Preghiamo per i bambini del mondo travolti dalle mille guerre dimenticate, perché il Signora li possa rafforzare nelle speranza della loro risurrezione dal terrore.

 

Nel 2° mistero gaudioso si contempla la visita di Maria a Santa Elisabetta.

Preghiamo per le famiglie, perché possano trovare nel difficile percorso a cui oggi sono chiamate di testimonianza di luogo di coesione e fede, preghiamo.

 

Nel 3° mistero gaudioso si contempla la nascita di Gesù.

Preghiamo per i nostri figli, i più piccoli e più grandi, perché il Signore che li fatti risorgere dalle tenebre dell’abbandono, li aiuti a dare un senso alla loro storia che porti a loro un po’ della serenità perduta.

 

Nel 4° mistero gaudioso si contempla la presentazione di Gesù al Tempio.

Preghiamo per tutti coloro che sulla strada segnata da Papa Francesco, praticano ogni giorno la misericordia verso coloro che hanno vicino e che si trovano ad affrontare le varie difficoltà che la vita pone loro di fronte.

 

Nel 5° mistero gaudioso si contempla la perdita e il ritrovamento di Gesù fra i Dottori della Legge.

Preghiamo per le famiglie affidatarie e adottive, perché nel momento delle difficoltà del loro rapporto con i figli sappiano trovare nell’affidarsi a Dio la forza che li fa risorgere più forti.