Nepal, dopo attentato: cerimonia interreligiosa per ribadire coesistenza

(Kathmandu) Una cerimonia di preghiera interreligiosa si è tenuta domenica 24 maggio in segno di solidarietà alla comunità cattolica nepalese e per dimostrare l’unione di tutte le fedi presenti nel paese himalayano di fronte a chi cerca di seminare la discordia e l’intolleranza religiosa.Dopo l’attentato che sabato ha scosso la cattedrale cattolica di Khatmandhu – costato la vita a una ragazza e a una donna oltre che il ferimento di altri 12 fedeli che assistevano a una messa nella chiesa dell’Assunzione di Dhobighat – ieri cristiani, buddisti, hindu e musulmani hanno pregato insieme per la tolleranza religiosa. “Non avremo mai potuto immaginare che qualcuno potesse compiere un atto così codardo. In Nepal abbiamo una tradizione di buoni rapporti e armonia fra tutte le religioni; ed è proprio questo che qualcuno vuole disturbare” ha detto padre Silas Bogati, il direttore della Caritas Nepal che stava officiando la messa all’interno della cattedrale quando si è verificato l’attentato. Secondo le informazioni diffuse dai media nepalesi, un piccolo gruppo armato di estremisti indù (National defence army) ha rivendicato l’azione.

Lo stesso gruppo lo scorso luglio aveva rivendicato l’uccisione di un sacerdote nell’est del paese. Oltre a quella del mondo religioso, l’attentato ha raccolto la condanna unanime del mondo politico e della società civile nepalese. Dopo aver visitato ieri il luogo dell’attentato, anche il nuovo primo ministro nepalese Madhav Kumar Nepal ha condannato l’attacco e i tentativi di creare nel paese un clima di tensione religiosa che non è mai esistito.

(fonte: Misna)