Nepal: CNFN risponde alla richiesta di maggiore trasparenza

nepal2Il Child NGO Federation Nepal (CNFN) – organismo per la protezione dell’infanzia nepalese composto da rappresentanti delle istituzioni, direttori degli orfanotrofi e delle ONG – ha risposto all’appello promosso dall’Ambasciata tedesca in Nepal insieme ad altri 12 rappresentanze occidentali – tra cui l’Italia – per fare chiarezza sui problemi dell’adozione internazionale.

In un comunicato congiunto pubblicato sul quotidiano nepalese “The Republica” lo scorso 7 dicembre, l’Ambasciata tedesca metteva, di fatto, in dubbio la nuova legge sull’adozione e la sua applicazione. Evidenziando che la trasparenza dei procedimenti d’adozione, nonostante un nuovo quadro normativo, è ben lontana da essere raggiunta. Nella nota verbale indirizzata al governo nepalese si leggeva: “inter-country adoptions from Nepal were not meeting international standards and practices determined by the Hague Convention”. Jennifer Degeling, Segretario generale del Permanent Bureau della Conferenza di Diritto privato dell’Aja, aveva dichiarato di recente che “in Nepal mancano ancora gli standard minimi internazionali richiesti dalla Covenzione dell’Aja.”

In altre termini: la legge sull’adozione non funzionerebbe.

Nella nota si chiedeva una risposta anche rispetto alla situazione dei minori adottabili, aumentati in concomitanza con la riapertura delle adozioni internazionali (“The number of adoptable children dropped when adoption was suspended in 2007. But we have noticed a sudden rise in the number of such children in child homes and orphanages after the inter-country adoption was resumed in January 2009”.)

Nella nota di risposta il CNFN evidenzia di aver fatto gli sforzi necessari per migliorare le procedure per l’adozione internazionale e di aver fatto pressione sul governo nepalese per la firma della Convenzione dell’Aja. (“CNFN has been conducting different programs and pressure to sign and let to sig on Hague Convention.)

Del resto CNFN sottolinea l’impossibilità di soddisfare gli standard e i requisiti della Convenzione dell’Aja, non essendo il Nepal un Paese firmatario.

Rispetto alla presunta crescita nel numero dei minori adottabili, avvenuta in concomitanza con la riapertura delle adozioni internazionali, il CNFN ha dichiarato che sta effettuando gli studi e le verifiche necessarie.